Sull’Ilva: politica si è disinteressata
L’Italia «ha voluto scientificamente non affrontare il tema del futuro. I problemi dell'impatto ambientale e della necessità di bonificare il territorio erano noti da almeno 30 anni, così come la necessità di coniugare ambiente e lavoro».
Lo ha ribadito il sindaco di Firenze, candidato alle primarie del centrosinistra, Matteo Renzi, parlando a Taranto della vicenda Ilva. «Il punto centrale - ha aggiunto - è che non soltanto sull'Ilva, ma più in generale, la classe dirigente del Paese ha immaginato di rimandare al domani tutti i problemi, facendo diventare il futuro una discarica, un luogo nel quale non preoccuparsi».
Primarie: chi perde dà una mano. Ha proseguito Renzi: «Lo diciamo in faccia quello che vogliamo fare. Non siamo andati da Bersani a proporre accordi. Ci piace l'idea delle primarie come occasione in cui chi ha le idee le presenta, chi vince vince, chi perde dà una mano a chi ha vinto senza scappare, senza formare un altro partito».
«Se vinco D'Alema è finito». «D’Alema dice che se vinciamo noi finisce il centrosinistra? Assurdo. Caso mai potrebbe finire la sua carriera parlamentare».
Lo ha sottolineato ancora Renzi.
«Non è che la sua carriera parlamentare - ha insistito - coincida necessariamente con il centrosinistra. Bisognerebbe dire con forza che se vinciamo noi, cambia l’Italia perché prendiamo sul serio alcune sfide, come quella del Mezzogiorno e le scelte strutturali che il paese deve fare».