Questa sera ad Avetrana arriva l’assessore regionale Marida Dentamaro
Avetrana e Manduria verso la provincia di Lecce.
I due centri dell’estremo versante orientale del territorio tarantino sembrano sempre più convinti del passaggio nella provincia salentina, anche se un po’ tutti avrebbero preferito l’unificazione delle tre province del Grande Salento.
Decisamente più avanti nell’iter è Avetrana, il cui Consiglio Comunale ha già deliberato il passaggio. Nel rispetto dell’impegno assunto in quella sede, sono state avviate una serie di iniziative di consultazione della comunità. Dopo un incontro con le associazioni e i partiti (il 90% dei quali ha espresso parere favorevole all’abbandono della provincia di Taranto), questa sera, alle 18, l’assessore regionale al Riassetto del Territorio, Marida Dentamaro, spiegherà al Consiglio Comunale, alle associazioni e alla gente interessata tempi e modalità dell’auspicato passaggio nella provincia di Lecce.
L’ultima tappa del passaggio nella nuova provincia è previsto per domenica 21 ottobre, quando, nel corso della giornata, si svolgerà il referendum: tutti gli avetranesi maggiorenni potranno esprimere, nell’ auditorium “sala gialla”, la propria preferenza.
Un passo più indietro è invece il Comune di Manduria.
Domani (mercoledì), alle ore 17.30, nell’aula consiliare, si terrà la conferenza stampa del comitato civico “Decidiamo insieme a quale provincia appartenere”.
«Il comitato ha invitato anche il commissario prefettizio per consegnargli le firme raccolte nei passati 15 giorni, relative alla petizione promossa al fine di far esprimere la cittadinanza riguardo alla questione del riordino provinciale» si legge in una nota del comitato stesso. «Nell’occasione verranno resi noti i risultati della petizione e verrà chiesto ufficialmente al commissario di prendere in carico l’istanza ed esprimersi, ufficialmente, a nome della comunità di fronte alla Regione Puglia, che dopo il 24 ottobre dovrà indicare al Governo le ipotesi di riordino sulla base delle scelte operate dai comuni interessati.
Il comitato si augura un’ampia partecipazione da parte della cittadinanza e delle associazioni, in modo da dar dimostrazione di quanto il diritto di operare una scelta su una questione che riguarda la comunità tutta, sia sentito dalla maggior parte della società manduriana».