Punizione severa per il Manduria. Il refrain non cambia
Tricase: Esposito, Di Seclì, Rizzo J., Rizzo M., Citto, De Braco, Amato, Pizza, Morello (65’ Tondo), Striano, Armejo (71’ Quintero). A disposizione: Nutricato, Melcarne, Antonìca, De Jaco. Allenatore: Bruno
Manduria: De Lauro, Valentini (56’ Garibaldi), Coccioli, Marchi, Deicco, Spinelli, Riezzo, Cocciolo, Peluso, Malagnino, Nazaro (73’ Frascaro). A disposizione: Terrusi, Serìo, Ancora, Potì, Maiorino. Allenatore: Passariello
Arbitro: Masciale di Molfetta
Marcatori: 55’ Amato.
NOTE - Ammoniti: Di Seclì, Amato, De Braco e Tondo (TRI); Coccioli e Deicco (MAN). Espulsi: Deicco (MAN) al 77' per doppia ammonizione. Angoli: 4-3 per il Tricase. Spettatori: 400 con rappresentanza ospite. Recupero: pt 1' ; st 3'
TAURISANO - Il Manduria colleziona la quarta sconfitta consecutiva, terza in campionato, e fa risorgere un Tricase fin troppo timoroso nella prima frazione, al punto da uscire tra i legittimi fischi dei propri sostenitori, giunti sul neutro di Taurisano in numero certamente ridimensionato da un inizio di campionato troppo sotto le aspettative, nonostante le cronache parlino di una squadra di tutt’altro spessore.
Lo stesso si può dire per il Manduria, ieri non abbastanza cinico per capitalizzare le occasioni avute e giustiziato da un gol della domenica che Amato è riuscito a realizzare con la complicità involontaria del portiere biancoverde.
Ma andiamo per ordine.
Passariello, rientrante in panchina dalla squalifica, recupera Malagnino e Riezzo e propone Nazaro tra i trequartisti a supporto della solita unica punta, Peluso.
Che il Manduria voglia fare risultato è chiaro sin da subito, al punto che Cocciolo al 1’ tenta la soluzione dalla distanza, ma la palla va a lato.
Il Tricase di Bruno è poco reattivo. Si affida molto ai lanci lunghi, ma la difesa del Manduria non fatica troppo.
Al quarto d’ora, Peluso cerca di sfruttare un calcio franco dal limite, ma la palla va di poco alta sopra la traversa.
L’unica circostanza in cui De Lauro viene chiamato in causa è al minuto 21, con Amato che lo impegna dalla distanza, ma il portierino di Passariello para in sicurezza.
La difesa del Tricase rinvia male su un tiro di Riezzo al 26’ e Peluso raccoglie palla da fuori area, ma la sfera va sul fondo.
Due minuti dopo ci vuole un super intervento di Esposito per fermare un diagonale velenoso di Malagnino che, appena entrato in area in percussione dalla sinistra, dopo aver fatto fuori il diretto marcatore, cerca l’angolo alla destra del portiere rossoblù, bravo a distendersi alla propria destra e a mandare la palla in angolo.
Cinque minuti dopo, De Lauro è attento e para centralmente su un colpo di testa di Morello, che devia una punizione di De Braco.
Nel finale di frazione, clamorosa occasione per il Tricase che, sfruttando un’indecisione della difesa in fase di impostazione della manovra, vede Morello a trovarsi tutto solo davanti a De Lauro, ma il diagonale dal limite, destinato sul secondo palo, finisce di un niente a lato.
Le squadre rientrano in campo con gli stessi effettivi e il Manduria apre le danze della ripresa con una punizione dal vertice sinistro dell’area, ben battuta da Peluso al 52’, che incrocia una deviazione in barriera che tuttavia non spiazza un attento Esposito.
Meno attento è invece De Lauro che al minuto 55 si fa sorprendere da un tiro dai trenta metri di Amato il quale, dopo aver preso palla poco dentro la metà campo del Manduria, compie pochi passi e vede il portiere biancoverde leggermente fuori posizione e lo trafigge con un’imparabile palombella.
Il gol subito, anziché abbattere il morale dei calciatori di Passariello, innesca una reazione fatta di generosità e caparbietà, cosa della quale non si può non dare atto.
Al 60’, bel cross dalla sinistra di un indomabile Coccioli che Deicco tenta di finalizzare al volo in piena area, ma la mira è alta.
Dieci minuti dopo, sponda di Peluso per l’accorrente Marchi che da fuori area tira a lato.
Al 77’ termina anzitempo la gara di Deicco, troppo nervoso, che riesce a collezionare, nel giro di meno di un minuto, il secondo giallo ed il rosso per reiterate proteste.
Passariello, che già aveva inserito Garibaldi per Valentini e tolto prudenzialmente Nazaro per Frascaro, si viene a trovare con un uomo in meno e nel reparto più a rischio e la squadra, anche per la maggiore determinazione del Tricase che arretra anche nove uomini dietro la linea della palla, si vede chiusi tutti gli spazi e nel finale rischia anche sulle ripartenze, specie quando il neo entrato, ed ex di turno, Angelo Tondo, all’85’ se ne va sulla destra, entra in area e, giunto a tu per tu con De Lauro, lo grazia, mandando il pallone fuori.
E non è finita qui, in quanto, al secondo di recupero, sempre Tondo cerca di finalizzare un’altra ripartenza, ma sulla sua strada trova un attento De Lauro che lo ipnotizza e gli blocca la palla, tirata dal limite, all’altezza del dischetto del rigore, in disperata uscita, compensando parzialmente la disattenzione in occasione del gol partita.
Ora alcuni interrogativi cominciano a sorgere nella mente dei tifosi ed in quella degli addetti ai lavori, in particolare circa la composizione della rosa della squadra.
A vedere i componenti della panchina biancoverde, oggi si scorgevano ben quattro difensori, il che mette in evidenza non l’abbondanza, quanto l’esuberanza numerica dei componenti di un reparto rispetto al centrocampo ed all’attacco.
Cresta, poco utilizzato ma risultato decisivo nella gara interna col Vieste, ad esempio è notoriamente un buon finalizzatore, ma è ancora fermo ai box per noie di carattere muscolare.
Da decifrare, invece, l’acquisto del centrocampista Manco, classe ‘77, assente oggi in quanto deve scontare una giornata di squalifica, come anche da analizzare sono i frequenti atteggiamenti di alcuni giocatori che, nonostante l’esperienza maturata, talvolta si lasciano prendere troppo dal nervosismo ed abbandonano anzitempo il terreno di gioco per espulsione.
Riteniamo che la società, oltre che nel richiamare i giocatori ad una maggiore concentrazione, abbia l’obbligo di intervenire sul mercato invernale e che si debba muovere anzitempo per cercare degli under all’altezza della situazione, come del resto aveva già fatto nella passata stagione nel campionato di Promozione, individuando e contrattualizzando ragazzi come Blé, Riezzo e Perlangeli, che hanno lasciato tracce indelebili nel calcio biancoverde.
La settimana che comincia vedrà il Manduria giovedì pomeriggio impegnato al “Dimitri” nel turno di ritorno di Coppa Italia contro il Mola, gara nella quale dovrà vincere con almeno un gol di scarto per garantirsi il passaggio del turno. Domenica, poi, sarà la volta del Quartieri Uniti Bari, formazione rivelazione di questo inizio di stagione, contro la quale il Manduria dovrà cercare necessariamente i tre punti per dare una svolta a questo sfortunato inizio di campionato.
Giovanni Gulli