La decisione della società attesa per stamani
La sconfitta di Tricase, la terza consecutiva in campionato, potrebbe costare la panchina a Peppe Passariello, tecnico del Manduria. Nella giornata di ieri la società non ha voluto sbottonarsi sull’argomento, rinviando a oggi l’invio di un comunicato che conterrà le determinazioni sulla crisi di risultati della squadra biancoverde. Non c’è nessun riscontro ufficiale, quindi, ma pare che ieri sera, nel corso di un summit al quale hanno partecipato tutti i dirigenti, si è discusso approfonditamente sui provvedimenti da adottare per cercare di fermare l’emorragia di sconfitte di questo inizio di stagione. Tutti, in questo momento, sono in discussione: dirigenti, tecnico e calciatori.
In questi casi, però, di solito a pagare è sempre l’allenatore. Anche perché il mercato autunnale è ancora lontano e, pertanto, ora non è possibile intervenire sul parco calciatori.
A sentire le indiscrezioni che circolano, la società potrebbe optare per una sospensione del tecnico Passariello, al fine di poter avere del tempo per meditare e riflettere sul da farsi. Sarebbe deleterio, in questa fase della stagione, sbagliare la scelta di un eventuale sostituto dell’allenatore tarantino.
Se le indiscrezioni da noi raccolte fra i tifosi corrispondono a realtà, la società potrebbe momentaneamente optare per una soluzione interna. Giovedì, per la gara di ritorno di Coppa Italia contro il Mola, la squadra potrebbe essere diretta da qualche elemento più esperto (Spinelli potrebbe essere il più indicato, avendo militato a lungo in serie A e in serie B), oppure da un tecnico che conosce bene l’ambiente (il secondo Giunta), o ancora (è una nostra idea) dall’ex capitano Tiziano Ferrara.
In mattinata, quindi, si conosceranno le intenzioni della società. Il sacrificio di Peppe Passariello non sarà indolore. La serietà e la competenza del tecnico sono indiscutibili. L’attaccamento all’ambiente altrettanto: Passariello è l’unico ad aver vinto, col Manduria, il campionato di Promozione sia da calciatore che da allenatore.
Forse l’unica colpa che, a mente fredda anche il tecnico potrebbe ammettere, è stata quella di aver sopravvalutato alcuni calciatori. L’ottimo rendimento della squadra nello scorso campionato e il curriculum di quasi tutta la rosa hanno illuso in molti sulle potenzialità del Manduria, che, in fin dei conti, ha operato solo due veri innesti: i difensori centrali De Icco e Spinelli.