«Mentre noi, poveri ingenui, ci appassioniamo e ci dividiamo sulle radici salentine o magno-greche di Manduria, per i presidenti di Provincia uscenti si prepara la scappatoia per la loro candidatura alle Politiche»
«Mentre noi, poveri ingenui, ci appassioniamo e ci dividiamo sulle radici salentine o magno-greche di Manduria, questi politici “cialtroni e codardi” (come li ha definiti il giornalista Sallusti), continuano ad infilare in ogni Decreto provvedimenti “pro domo propria”, infischiandosene alla grande del “comune senso del pudore”».
La sezione di Manduria di “Italia Futura” stigmatizza di in tentativo di alcuni politici di approvare la deroga all’ineleggibilità al Parlamento dei presidenti di Provincia in carica.
«Alcune sere fa è capitato di ascoltare, nel corso di un programma televisivo, un’intervista al direttore del “Giornale”, Alessandro Sallusti, che denunciava il tentativo di alcuni parlamentari di inserire nel testo della leggina detta “Salva-Sallusti”, che dovrebbe evitargli di finire in galera per diffamazione, un sub-emendamento per cancellare l’ineleggibilità alla Camera dei Presidenti di Provincia» è riportato in una nota. «Ci siamo strofinati gli occhi per accertarci di essere svegli: volevamo capire che nesso ci potesse essere fra la vicenda di Sallusti e le Province. Abbiamo scoperto che il decreto legge in questione, se venisse approvato così com’è, non modificherebbe solo le norme anti diffamazione, ma cancellerebbe anche un divieto di tutt’altro genere.
La deroga riguarderebbe, infatti, alcune delle cause di non eleggibilità alla Camera e, tra gli ineleggibili, al punto B, vengono indicati appunto i Presidenti delle Giunte Provinciali.
Come dire: mentre noi, poveri ingenui, ci appassioniamo e ci dividiamo sulle radici salentine o magno-greche, i politici “cialtroni e codardi” continuano ad infilare in ogni decreto provvedimenti “pro domo propria”.
Perché una cosa è chiara: sia che si vada a Lecce, sia che si resti a Taranto, se qualcuno fra Florido, Ferrarese e Gabellone perderà il posto di Presidente di Provincia potrà essere catapultato in Parlamento, con buona pace dei discendenti dei greci e dei messapi».