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09/11/2012 10:39:30 - Provincia di Taranto - Politica

Il deputato ionico scrive una lettera aperta al sindaco Consales

 
«Sulle province proviamo a spiegarci nei contenuti per evitare di trasformare questa vicenda in un “Risiko”, dove al posto delle armate si spostano i Comuni, o in una soap da folklore. Chiedo a tutti di applicare il metro del buon senso e non quello dettato dalla geografia da cortile».
E’ uno dei concetti espressi dal deputato pugliese del PD, Ludovico Vico, in una lettera aperta inviata al suo compagno di partito e sindaco di Brindisi, Mimmo Consales.
«Credo che la vicenda si sia ingarbugliata più del previsto – spiega Vico – a causa di una scarsa informazione su quello che resterà nelle decisioni del nuovo ente di area vasta e quello che invece sarà prerogativa dei comuni e delle singole comunità. Una partita burocratica che rischia però di trasformarsi in una soap in cui tutti si sentono traditi o violati nella loro identità. Non si tratta di annettere o invadere. Decisione peraltro non voluta da questo o quell’altro ente locale. Si tratta di creare i presupposti per una soluzione condivisa, possibile, rispettosa dei territori ma che tenga anche conto di quanto prescritto dalla norma voluta da questo Governo».
Così il parlamentare Vico prova ad ordinare le fila di quello che chiama un “pasticcio legislativo”.
«Se è vero che occorre mantenere vive e forti le ragioni che in questi giorni stanno tenendo banco, relativamente alle questioni materiali, infrastrutturali, ma anche a quelle storiche e culturali – dice ancora Vico – una “micro-regione informale” (riferendosi alla ricostruendo Terra d’Otranto – ndr) di un milione e 800mila abitanti rischierebbe di annacquare tutto e rendere tutto più difficile».
Un concetto che Vico esprime nella lettera inviata a Consales richiamando le funzioni assegnate alle nuove istituzioni.
«La programmazione del territorio nella dimensione delle grandi scelte ordinatrici, l’organizzazione dei trasporti e la gestione delle strade provinciali, così come la tutela dell’ambiente o la gestione della rete scolastica – dice Vico – così come l’offerta formativa, la gestione dei servizi all’impiego, l’organizzazione dei servizi pubblici locali di competenza o la gestione integrata per la difesa del suolo, meritano di essere trattate con estrema attenzione anche interpretando con intelligenza la norma che prevede accordi tra le città capoluogo».
Un richiamo alla ragione ma anche all’opportunità da parte dell’on. Vico che a proposito dell’accorpamento delle province resta fedele all’ipotesi di una unione tra Brindisi e Taranto.
«Ora su questi presupposti, la macro-dimensione da Santa Maria di Leuca fino a Ginosa, passando per Martina Franca, che senso avrebbe? – dice ancora l’on. Ludovico Vico – Ti pongo questi interrogativi ricordando entrambi – termina il deputato PD – che il nostro sistema di riferimento rimane la nostra regione: la Puglia».










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