giovedì 21 novembre 2024


09/11/2012 10:57:12 - Avetrana - Politica

Botta e risposta sull’ordinanza che disciplina l’attività di piccoli intrattenimenti o spettacoli occasionali

 
E’ nuovamente bufera fra minoranza di centrosinistra e sindaco di Avetrana, Mario De Marco. Oggetto della contesa questa volta è un’ordinanza che disciplina l’attività di piccoli intrattenimenti o spettacoli occasionali in locali di somministrazione di alimenti e bevande.
I consiglieri del gruppo “Per la rinascita di Avetrana” (Luigi Conte, Antonio Lanzo ed Emanuele Micelli), criticano aspramente il suo contenuto.
«Nel paese in cui non si rispetta nessuna regola, neanche quelle più elementari, il sindaco emette un’ordinanza per regolarizzare (ma di fatto vietare) l’organizzazione di serate musicali a bar e pub» sostiene la minoranza. «Ci sembra una limitazione ai commercianti che investono in questa paese. Ma è una limitazione ai giovani che per potersi divertire e stare insieme, ascoltando musica, devono recarsi fuori dal nostro paese, con tutti i rischi che la circolazione stradale porta. Riteniamo che queste iniziative muovono l’ormai morta economia avetranese e anzi bisogna ringraziare chi ancora le organizza.
Tra le tante prescrizioni vi è anche quella di non pubblicizzare l’evento in nessuna forma: manifesti, mass-media, facebook, biglietti di invito, ecc. Inoltre le serata devono tenersi solo il venerdì e il sabato: l’attività di intrattenimento occasionale all’interno del locale è consentita nel periodo invernale (dall’1 ottobre al 31 maggio e solamente nei giorni del venerdì, sabato e prefestivi) sino alle ore 24, purchè il titolare abbia cura di tenere chiuse le porte di accesso.......
Beh credo che questo sia regime e sia una grande limitazione ai giovani avetranesi. Chiediamo la revoca dell’ordinanza e una discussione con le parti interessate».
Alla minoranza replica il sindaco De Marco.

«Ancora una volta la minoranza sceglie la strada della strumentalizzazione e dello scontro» afferma il primo cittadino. «Si parla di una ordinanza realizzata da un dirigente che ha trent’anni di servizio e che regolamenta un settore ben preciso, secondo quelle che sono le disposizioni di legge. Ho fatto una ricerca attraverso internet e ho notato che gran parte dei comuni hanno emesso ordinanze similari. Su un punto ci deve essere chiarezza: questa ordinanza rispetta pienamente la legge. La materia del contendere è la possibilità per taluni bar di organizzare spettacoli musicali che vanno avanti sino alle 2 o alle 3 di notte, disturbando chi abita nella zona e ha la legittima necessità di riposare. Stiamo parlando, infatti, di bar e non di discoteche, che, per questi eventi, richiamano, attraverso la pubblicità sui social network, diverse centinaia di spettatori. Io non posso far finta di ignorare, per poi magari essere tacciato di responsabilità se dovesse accadere qualcosa di grave. Ritirare l’ordinanza? Il contenuto essenziale non si modifica. Sono disposto a discutere su qualche sfumatura».











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