L’intervento dell’associazione “Manduria Migliore”
«In merito al balletto delle nomine dei componenti del Nucleo Interno di Valutazione e della revoca di una di esse, a noi appare dubbia la legittimità dell’iter amministrativo operato».
L’associazione “Manduria Migliore” esprime la propria valutazione sugli atti del Comune di Manduria relativi alla nomina dei componenti del Nucleo di Valutazione.
«“Manduria Migliore” ha voluto approfondire la questione attraverso una attenta lettura della normativa e degli atti relativi, nonchè attraverso un’incontro con il commissario prefettizio e tutti i dirigenti delle aree di competenza» è riportato nella premessa di una nota dell’associazione. «In primis ci pare evidente, in contrasto con il parere, non vincolante, del Dipartimento Funzione Pubblica, che l’incompatibilità tra la carica di assessore esterno e quella di componente sta proprio nel fatto incontrovertibile che a nominare i componenti del Nucleo Interno di Valutazione è proprio la giunta comunale. Come si può garantire la trasparenza, l’indipendenza e l’imparzialità se un componente della giunta comunale può autoeleggersi o farsi eleggere dai suoi ex-colleghi come componente del N.I.V.?».
Secondo l’associazione, «nonostante il parere del Dipartimento della funzione pubblica fosse già agli atti al momento delle prime nomine, gli Uffici competenti hanno proceduto, con nuova delibera e sulla base degli stessi atti,a revocare l’incarico al dott. Quaranta e nominare al suo posto l’avv. Greco. Ma allora, quali fatti nuovi, tali da far cambiare opinione agli organi decidenti, sono sopraggiunti?
A questa domanda l’ente ha dato una risposta a nostro avviso molto preoccupante affermando che “Siamo sempre in tempo per rivalutare le nostre decisioni ed eventualmente cambiarle”.
Dovremmo allora aspettarci che questo organo resti in balia dei capricci degli organi decidenti che, a loro piacimento, potranno revocare gli incarichi a chi ostacola il loro percorso, annullando la funzione cui né preposto lo stesso Nucleo. E’ questo, dunque, uno strumento pericoloso per l’indipendenza di un organo nato proprio per vigilare e garantire sulla macchina amministrativa.
Certamente tutto ciò non contribuisce ad aumentare la fiducia dei cittadini nella cosa pubblica, che, come molto spesso accade, tende a fare gli interessi di pochi a danno di tutti.
Chi ci rimette siamo sempre noi cittadini che paghiamo a nostra spese gli errori di chi dovrebbe guidare la macchina amministrativa. Infatti da questa vicenda certamente scaturiranno contestazioni ed eventuali ricorsi con tutte le conseguenti spese, legali e non, che necessiteranno».