Taranto rischia di restare spiazzata dalla decisione di Brindisi di andare con Lecce
I giovani dirigenti di Futuro e libertà della provincia di Taranto, Dario Iaia (componente dell’assemblea nazionale) e Francesco Fischetti (coordinatore regionale del movimento giovanile), esprimono seria preoccupazione alla luce delle ultime vicende che riguardano il riordino delle province pugliesi.
“Alla luce di quanto sta accadendo in queste ultime ore, affermano congiuntamente Iaia e Fischetti, aumenta la preoccupazione per l’eventuale perdita da parte della Città di Taranto dello status di capoluogo di Provincia. La ipotesi di accorpamento Taranto – Brindisi, così come prevista dal decreto sul riordino, sembra tramontare. La Città di Brindisi, formalizzando in queste ore la richiesta di aderire ad un’unica Provincia con Lecce, ha abbandonato la Città dei Due Mari, salvaguardando i propri interessi di parte. Taranto a questo punto potrebbe essere “declassata” e potrebbe farsi sfuggire l’occasione per diventare una Città di “peso” all’interno della Regione. Il nostro territorio, continuano i due esponenti di Fli, nonché amministratori locali, in questo momento storico in particolare, necessita di attenzioni particolari.
La questione ambientale in primis, la questione occupazionale determinata dai problemi dell’ILVA e del call center Teleperfomance, sono solo due degli importantissimi problemi che andrebbero affrontati con determinazione anche attraverso la difesa delle prerogative del territorio. La nostra classe dirigente provinciale, facendo quadrato, deve difendere strenuamente quanto deciso dal decreto sul riordino delle Provincie, non per una mera questione di “campanile”, ma per difendere i diritti che la legge ci garantisce.
Devono essere messe in campo, da chi ne ha le responsabilità, azioni forti nei confronti di Brindisi, offrendo ciò che, forse, non è stato offerto per tempo, vale a dire la pari dignità tra le due città. Occorre, a nostro parere, rendere fortemente appetibile ai brindisini la possibilità di costituire un'unica provincia con Taranto nella quale diversi enti siano allocati nella città di Brindisi. Solo in questa maniera, muovendosi con tempestività e determinazione si potrà scongiurare questa ennesima beffa in danno della nostra terra.
Non è possibile che si diventi vittime di accordi politici trasversali, senza avere una reazione ferma e concreta. Probabilmente, concludono Iaia e Fischetti, i tempi sono troppo stretti e ormai maturi per cercare di porre un argine a tele decisione, ma i nostri amministratori provinciali e tutti noi assieme, abbiamo il dovere di difendere sino all’ultimo il nostro territorio. Taranto e la Provincia tutta, non può permettersi questo declassamento”.