martedì 26 novembre 2024


17/11/2012 09:27:30 - Salento - Attualità

Ai primi due posti Emilia Romagna e Toscana

 
Nella percezione che i consumatori italiani hanno dei prodotti tipici di qualità la Puglia è terza in Italia per gradimento. Il dato emerge da uno studio promosso dalla Regione Puglia e condotto dall’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari del Ciheam in collaborazione con Nomisma, presentato oggi a Valenzano nella sede dello Iamb.
Ai primi due posti dell’indagine (rivolta ad un campione di consumatori italiani rappresentativi della popolazione, composto da 843 intervistati) si sono classificate Emilia-Romagna e Toscana.
L'indagine ha permesso di rilevare alcuni elementi utili alla strategia regionale di valorizzazione delle produzioni tipiche attraverso il marchio d'area Prodotti di Qualità Puglia. Il marchio potrebbe trainare le produzioni Dop e Igp pugliesi grazie alla facilità di riconoscibilità da parte del consumatore. È emerso, infatti, che quella metà degli intervistati che non acquisterebbe prodotti Dop/Igp pugliesi nemmeno se li trovasse presso i punti vendita abituali cambierebbe idea di fronte al marchio d'area e ancor di più a prodotti di una linea dedicata da parte della Gdo. Inoltre secondo l'80% dei giovani il marchio identificherebbe con più facilità un prodotto alimentare di qualità. Dall'indagine emerge anche che la propensione all'acquisto di prodotti alimentari pugliesi sembra essere più elevata tra i consumatori giovani, con reddito medioalto, del Centro-Sud Italia, e che il luogo di acquisto preferito (o comunque più diffuso) sono i punti vendita della Gdo (Iper e Supermercati).
Tra le classi di reddito medioalto, l'89% comprerebbe i prodotti pugliesi a marchio Dop e Igp se li trovasse presso i suoi punti vendita abituali. Al Nord li comprerebbe il 76% dei residenti, al Centro il 79% e al Sud l'84%. L'85% dei giovani li comprerebbe (contro il 74% di coloro che hanno più di 55 anni).
 
«Per rendere inequivocabile il legame tra i prodotti Dop - Igp e il territorio pugliese, colmando i gap di conoscenza, è opportuno avviare sinergie promozionali - informative tra il marchio d'area 'Prodotti di Qualità Puglià e le singole denominazioni tutelate». Lo spiega l'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Dario Stefano, commentando i risultati dello studio condotto dall'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari del Ciheam in collaborazione con Nomisma. «I risultati ci richiamano alla opportunità di migliorare la nostra capacità di comunicare. Occorre puntare al rapporto con la Gdo: la capacità di un prodotto di restare nell'assortimento di una linea della grande distribuzione organizzata può portare anche a vantaggi in termini di esportazione. Altra leva strategica di marketing sulla quale investire dal punto di vista della comunicazione - secondo Stefano - è sicuramente il connubio prodotto/territorio in chiave turistica. Tra il 2003 e il 2010, gli arrivi in Puglia sono aumentati del 36% (quelli stranieri del 42%) arrivando ad un totale di 3,1 milioni, a fronte di un incremento medio nazionale pari al 19% (stranieri: +25%). Tutto questo però può non bastare se non si punta ad accrescere la competitività delle singole filiere Dop - Igp e la contestuale redditività, continuando a concentrarci su diversi ambiti di intervento, sia nella organizzazione della produzione sia nella migliore comunicazione/promozione».










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