martedì 26 novembre 2024


20/11/2012 10:33:59 - Salento - Politica

A Frisullo sono contestati i reati di associazione per delinquere, corruzione, abuso di ufficio, turbativa d’asta e millantato credito

 
La Procura di Bari ha chiesto la condanna a 6 anni di reclusione per l'ex vicepresidente della Regione Puglia, Sandro Frisullo (Pd). La richiesta è stata avanzata dai pm Ciro Angelillis ed Eugenia Pontassuglia nel processo con rito abbreviato davanti al gup del Tribunale di Bari, Alessandra Piliego. A Frisullo sono contestati i reati di associazione per delinquere, corruzione, abuso di ufficio, turbativa d'asta e millantato credito. I fatti riguardano escort e denaro che avrebbe ricevuto da Gianpaolo Tarantini.
 
Nell'ambito di questa inchiesta Frisullo venne condotto in carcere, il 18 marzo 2010 e l'8 aprile successivo, su disposizione del tribunale del riesame, gli furono concessi gli arresti domiciliari, che si sono protratti sino al 17 luglio 2010: da quel giorno Frisullo è libero. Nel processo in corso davanti al gup Piliego sono imputati anche l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, che oggi ha chiesto di essere processato in abbreviato, e l'allora primario di Neurochirurgia del Vito Fazzi di Lecce, Antonio Montinaro, che, secondo l'accusa, avrebbe facilitato l'aggiudicazione, da parte della azienda di Tarantini, di appalti per la fornitura di strumentario chirurgici all'ospedale Vito Fazzi di Lecce. Per Gianpaolo Tarantini i pm hanno chiesto 4 anni di reclusione; due anni e 8 mesi per il primario di Neurochirurgia. Tarantini risponde di associazione per delinquere, corruzione, turbativa d'asta. Montinaro di corruzione e turbativa d'asta. Nessuna richiesta di riti alternativi e' stata avanzata dagli altri due imputati, Claudio Tarantini, fratello di Gianpaolo, e Vincenzo Valente, ex direttore amministrativo dell'Asl di Lecce. Per loro l'accusa ha chiesto il rinvio a giudizio. L'udienza preliminare e le discussioni per gli abbreviati proseguiranno il 26 novembre prossimo. Secondo le indagini, basate soprattutto sulle intercettazioni e sulle dichiarazioni rese durante alcuni interrogatori da Gianpaolo Tarantini, Frisullo avrebbe ricevuto dall'imprenditore barese escort e denaro in cambio di vantaggi per le sue società nell'aggiudicazione di appalti presso la Asl di Lecce. I fatti contestati si riferiscono agli anni 2007-2009.










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