L’intervista al difensore Davide De Icco
Quattro partite, tre di campionato e una di Coppa Italia, senza gol al passivo. Quello che sembrava un punto debole, ora è diventato un punto di forza del Manduria, che non solo non incassa reti, ma riesce ad evitare anche le conclusioni degli avversari nello specchio della porta difeso da De Lauro.
«Sino a qualche settimana fa la difesa era sul banco degli imputati» ricorda Davide De Icco, difensore centrale del Manduria. «Io ho però sempre sostenuto che meriti o demeriti non possono essere imputati ad un solo reparto: si attacca o si difende insieme. E così come prima non ero d’accordo con chi addebitava solo alla difesa tutte le responsabilità dei gol subiti, ora voglio precisare che se la squadra non incassa reti da 360 minuti (Coppa Italia compresa), i meriti vanno suddivisi con i centrocampisti (che ci aiutano molto nella fase di interdizione) e dagli stessi attaccanti, che si sacrificano nella fase di non possesso».
Come mai il Manduria è riuscito a cambiare marcia in così poco tempo?
«Il nuovo allenatore ha inizialmente lavorato tantissimo sull’autostima» rende noto De Icco. «Quando i risultati non vengono, il morale scende giù. E se il morale è giù, le prestazioni difficilmente sono all’altezza delle aspettative. Mister Terzaroli ha stimolato l’intera squadra, chiarendo che considerava tutti i calciatori allo stesso piano. E’ riuscito a creare nuovi stimoli, che hanno generato, sin da subito, delle buone partite. Poi, chiaramente, ha lavorato sulla tattica: dedichiamo tantissimo tempo alle posizioni da assumere in campo e ai movimenti da fare. Anche se la squadra non è al completo, il gruppo è compatto e i risultati stanno arrivando».
«Il nuovo allenatore ha inizialmente lavorato tantissimo sull’autostima» rende noto De Icco. «Quando i risultati non vengono, il morale scende giù. E se il morale è giù, le prestazioni difficilmente sono all’altezza delle aspettative. Mister Terzaroli ha stimolato l’intera squadra, chiarendo che considerava tutti i calciatori allo stesso piano. E’ riuscito a creare nuovi stimoli, che hanno generato, sin da subito, delle buone partite. Poi, chiaramente, ha lavorato sulla tattica: dedichiamo tantissimo tempo alle posizioni da assumere in campo e ai movimenti da fare. Anche se la squadra non è al completo, il gruppo è compatto e i risultati stanno arrivando».
Contro il Corato ci si attendeva il successo, che avrebbe consentito alla squadra di compiere un altro fondamentale passo in avanti in classifica.
«Io credo che abbiano influito molto le cattive condizioni del terreno di gioco. Peraltro abbiamo disputato le ultime due gare sull’erbetta sintetica e ci siamo anche allenati nella vicina Sava, in un campo in erbetta sintetica. Il “Dimitri”, domenica scorsa, era molto viscido, quasi melmoso. Non era facile muoversi. Nonostante ciò, abbiamo creato diverse occasioni da rete, mentre il Corato ha dimostrato sin dalle prime battute di essere venuto a Manduria solo per cercare di strappare il pareggio».
Domenica altro scontro delicato: la trasferta a Mola.
«Se la squadra riuscirà a mostrare l’intensità delle ultime settimane, strapperemo sicuramente un risultato positivo» conclude De Icco. «Le carenze in organico non possono rappresentare degli alibi».