«I comuni del versante orientale della provincia di Taranto costretti a sopportare oneri maggiori per il conferimento dei rifiuti differenziati ai centri di raccolta»
«Il conferimento dei rifiuti raccolti attraverso la differenziata penalizza i comuni del versante orientale della provincia di Taranto: i centri di raccolta sono molto lontani e i costi difficili da ammortizzare. Si rinvii, allora, l’applicazione dell’ecotassa per quei comuni che, al primo gennaio del 2013, non avranno raggiunto la soglia del 40% di raccolta differenziata».
Il consigliere regionale di Fli, Uccio Curto, si fa portavoce delle proteste di buona parte dei comuni del versante orientale della provincia jonica. Scrive al presidente della V Commissione Regionale Donato Pentassuglia e agli assessori regionali al Bilancio Pelillo e all’Ecologia e all’Ambiente Nicastro, per chiedere una proroga di due anni all’applicazione della ecotassa.
«Una legge regionale prevede che, a decorrere dall’1 gennaio 2013, nei confronti dei Comuni che non avranno raggiunto la soglia del 40% di raccolta differenziata, dovrà applicata l’aliquota massima prevista per il deposito in discarica, già da oggi fissata nella misura di 25,82 euro a tonnellata, e cioè il triplo di quella attualmente applicata.» ricorda il consigliere regionale Curto. «Appaiono ampiamente giustificate le preoccupazioni di moltissimi comuni della nostra Regione che, in molti casi, non potranno giammai raggiungere l’obiettivo normativamente previsto, e tutto ciò non per propria negligenza o incuria, quanto per situazioni strutturali che obiettivamente ed oggettivamente lo impediscono. Ne costituiscono solare conferma le giustificate lagnanze dei sindaci della zona orientale della provincia di Taranto, che si vedono costretti a far fronte ad oneri insostenibili a causa del conferimento della frazione umida nell’unico impianto più vicino: la Progeva di Laterza, che, ad esempio, dista da Avetrana più di 100 chilometri. Oppure a conferire plastica, carta e cartone all’impianto di selezione Recsel allocato a Taranto, in località Paolo VI, con costi molto esosi a causa dei problematici conferimenti viaria. Tutto ciò nel mentre l’impianto “Manduriambiente”, come è noto, non produce “frazione secca” conferibile presso l’impianto di termovalorizzazione del Cdr “Cisa” di Massafra, e l’impianto di selezione e valorizzazione della raccolta differenziata non è stato mai avviato.
Ragioni, quindi, obiettive e oggettive, che non richiamano in alcun caso le responsabilità delle Amministrazioni locali, mentre, al contrario, fanno emergere quelle di chi avrebbe dovuto per tempo rendere effettivamente percorribili le procedure della raccolta differenziata».
Curto chiede quindi una modifica normativa finalizzata a spostare al 1° gennaio 2015 l’applicazione della ecotassa, “al fine di portare a soluzione un problema che, ove non risolto, non solo creerebbe difficoltà insormontabili alle Amministrazioni interessate, ma per di più costituirebbe l’ennesimo fardello economico a carico di migliaia di famiglie pugliesi».