Una figura storica dell’ospedale manduriano, che è andata in pensione
Quella di domenica scorsa è stata l’ultima Giornata della Donazione del Sangue, promossa dalla sezione Avis di Manduria, alla quale ha partecipato la coordinatrice del Servizio Trasfusionale del “Marianna Giannuzzi” di Manduria, Giuseppina Pizzi, la quale va in pensione dopo quaranta anni di operoso servizio. Fu infatti assunta nel 1969 e, dopo aver prestato servizio nella sala operatoria, dal 2000, anno della sua istituzione, si è occupata del Servizio Trasfusionale del “Giannuzzi”.
La sezione Avis di Manduria e, più in generale, i tanti donatori della zona hanno dunque abbracciare e salutare la signorina Pizzi con questo nuovo appuntamento di solidarietà.
«Ha svolto il suo lavoro con grande competenza e professionalità, caratterizzandolo con la sua simpatia e disponibilità» afferma la presidente della sezione Avis di Manduria, Maria Josè Calò. «Non poche volte, infatti, la signorina Pizzi ha saputo trovare, per le persone in difficoltà che si sono rivolte a lei, una soluzione a problemi gravi e urgenti. Negli anni il lavoro svolto dal Servizio Trasfusionale, il cui responsabile è il dott. Giuseppe Stranieri, è cresciuto notevolmente: non dimentichiamo che il servizio trasfonde anche gli ammalati cronici di microcitemia. Ma questa piccola èquipe (che vediamo nella foto) non si è mai persa d’animo. Anzi ha sempre saputo far fronte a tutte le difficoltà e a tutti gli imprevisti con grande efficacia. L’Avis di Manduria ha potuto verificare tutto questo, sia attraverso i propri donatori (oltre seicento donazioni nel 2008), sia attraverso gli apprezzamenti di donatori occasionali di altri comuni della Puglia e addirittura di altre regioni che hanno donato il sangue presso il nostro Servizio Trasfusionale.
Sicuramente professionalità, efficienza e disponibilità sono stati gli ingredienti base di un modo di rapportarsi con i donatori che ha contribuito a diffondere tra i manduriani la cultura della Donazione.
L’AVIS di Manduria, dunque, pur rammaricandosi del fatto che non troverà più la signorina Pizzi nella sala del Servizio, non può che ringraziarla di tutto quello che ha fatto per la salute dei manduriani e augurarle, con tutto il cuore, un sereno futuro».