Oggi la presentazione del nuovo libro di Luigi Vellucci
Dopo la presentazione condotta dal socio Diego Guarniera su una ricerca iconografica dei vari momenti della Natività, dall’Annunciazione alla fuga in Egitto, di cui è ricco il patrimonio mondiale di quadri di valore esposti nei più grandi Musei, si svolgerà oggi (Giovedì 6 dicembre), alle ore 18.30 presso la sede di Presenza Lucana, in Via Veneto, 106/a Taranto con libero ingresso, l’incontro della cartella
“Tradizioni e racconti popolari del sud” e con la presentazione del nuovo testo di Luigi Vellucci dal titolo: “Fantasticheria tra i due mari: racconti e affreschi di vita”.
L’Associazione è grata e presenta, con piacere, l’autore che è stato più volte ospite dei “Venerdì Culturali” per proporre testi di poesie dialettali e in lingua, racconti della tradizione popolare e, per finire, romanzi storici dal Medioevo al Novecento.
Angela Mastronuzzi sarà la relatrice. Luigi Vellucci e Michele Santoro converseranno sul testo che si avvarrà delle letture di Benito Vespucci e dell’autore stesso.
Racconti fievoli del passato, “le cunde de ‘na vote” affiorano dalla fantasia e prendono forma, lavati dal tempo, per essere presentati a nuovi lettori.
Questa ultima opera di Vellucci dà continuità a un percorso iniziato nel 1990 con “ ’A scogliera d’ore”, e arricchitosi, nel tempo, con “Tarde…A piccenna meje”, “Fantasia Tarantina”, “Natale de ‘na vote”, “Il braciere”, “Settimana d’amore (U trucculandde)”, “Eleonora” e “Sulle ali del cuore”, “Io FedericoII”, “Manfredi di Svevia”, “ I butteri Buffalo Bill, il West”. Come si nota a una creazione inizialmente in vernacolo, che è un voler scandagliare nella sfera dei ricordi, si sono succedute opere in lingua italiana.
Dialetto, Poesia, Tradizioni e Storia sono alla base della produzione tutta di Luigi Vellucci.
I racconti di “Fantasia tarantina 2” sono, anche, affreschi di vita e presentazione di personaggi “curiùse” che hanno lasciato un ricordo nella città (“Marche Polle”, “Biacocco”, “Ciccio Caùro”, “Finanicchio” e altri) e che si aggirano ancora per le strade grazie alla descrizione attenta fatta dall’autore.
Michele Santoro