Intanto prosegue la sterilizzazione: si passa ai randagi
Anche Sava si doterà di un canile sanitario comunale. Ad orientarsi in questo senso è stata la giunta comunale, che ha recentemente approvato una delibera di indirizzo politico. A render nota tale determinazione è l’assessore all’Ecologia ed Ambiente, Bruno Ariano.
«Ho inteso proporre questa deliberazione in quanto sul territorio di Sava il fenomeno del randagismo è molto diffuso ed è peraltro aggravato dai molteplici episodi di abbandono dei cani di proprietà, con grave pregiudizio per la incolumità pubblica» spiega l’assessore Ariano. «E’ indubbio come i randagi vaganti nelle pubbliche vie e nel territorio comunale rappresentino un pericolo per l’incolumità pubblica e per la salute dei cittadini, sia per il precario stato di salute degli stessi, sia per l’attraversamento improvviso degli stessi sulle strade, con rischi per gli automobilisti. Non sono mancati episodi di aggressione alle persone da parte di cani sia randagi che di proprietà vaganti nel territorio comunale.
La situazione dei canili, a seguito dell’entrata in vigore della Legge Regionale n° 26 del 2006, si è aggravata, poiché è stato introdotto il numero massimo di presenze, ora fissato in 200 randagi. Quindi questa nuova norma, di fatto, ha reso impossibile il ricovero di randagi, in quanto le strutture esistenti nel territorio provinciale risultano sature ed in soprannumero».
La realizzazione di un canile sanitario comporta, però, tempi lunghi. Di ciò ne è consapevole l’assessore Ariano.
«L’Amministrazione Comunale di Sava ha indicato il proprio indirizzo politico al responsabile dell’Area Ecologia e al dirigente dell’U.T.C per la realizzazione entro breve tempo di un canile sanitario comunale (in quanto struttura di prima accoglienza) da realizzarsi anche con strutture modulari prefabbricate, utilizzando una parte dell’immobile “ex macello comunale” posto sulla via per San Marzano».
In tal modo si dovrebbe risparmiare del tempo. Prosegue, nel contempo, la programmazione dell’assessorato all’Ecologia del Comune di Sava tesa alla sterilizzazione dei cani.
«Nello scorso mese di ottobre erano stati microcippati 125 cani di proprietà» ricorda Ariano. «Ora è la volta della sterilizzazione e della reimmissione sul territorio comunale dei cani randagi. Tale tipologia di intervento, però, richiede un tempo di ricovero post-degenza dei cani in apposite strutture. E’ stata pertanto richiesta disponibilità ai dottori veterinari locali per l’organizzazione della fase post-degenza di ricovero, attesa l’impossibilità del canile consortile di Lizzano e del canile comunale di Manduria di poter asservire le proprie strutture locali a questo servizio».