“Via dalla nostra città”
La presenza a Taranto, dove è candidata per le primarie, del capogruppo Pd al Senato, Anna Finocchiaro, è stata contestata stasera da una ventina di persone che si sono radunate sotto la sede provinciale del partito in via Principe Amedeo. I contestatori si definiscono cittadini “liberi”, non appartenenti a nessun movimento e organizzazione. “Via dalla nostra città” e “Assassini” sono alcuni degli slogan urlati con riferimento all’approvazione in Parlamento da parte del Pd del decreto legge che permette all’Ilva di proseguire l’attività produttiva nonostante il sequestro della Magistratura. Digos e Polizia presidiano la zona.
I contestatori sono arrivati dopo che la Finocchiaro aveva già cominciato la conferenza stampa ma non hanno raggiunto i locali del partito. Un loro esponente ha dichiarato che “i cittadini devono decidere della politica e non il contrario”, con chiaro riferimento alla volontà del Pd di far candidare a Taranto la Finocchiaro.
«Ho chiesto io di fare le primarie ed ho accolto la richiesta del partito di coinvolgermi per dare un risalto nazionale a Taranto divenuta così emblematica per la vicenda Ilva» ha detto in una conferenza stampa Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato, presentando la sua candidatura alle primarie dei Democratici di domenica prossima. Finocchiaro è infatti candidata a Taranto.
«Taranto - ha affermato Finocchiaro - è emblematica a livello nazionale e non solo per la vicenda Ilva. Taranto è una città simbolo del Mezzogiorno per una serie di motivi. E' una città emblematica anche per quel che riguarda il rapporto tra la produzione e l’ambiente. Rapporto delicato, complesso su cui ci si interroga non solo a Taranto ma anche in molte altre zone d’Italia e d’Europa».