Colizzi presenta ricorso: lo psichiatra di Ostuni accusa, dati alla mano, i risultati delle primarie, e non esclude la possibilità di “interpellare la magistratura”
La commissione nazionale di garanzia di Sel ha ratificato i risultati delle primarie, ma i conti non tornano allo psichiatra di Ostuni Franco Colizzi, che dopo avere espresso le proprie perplessità sulla correttezza delle operazioni di voto a Vendola, ha presentato formale ricorso, non escludendo la possibilità di “interpellare la magistratura”. Colizzi era uno dei due brindisini candidati alle primarie di Sel, l’altro era il consigliere regionale Toni Matarrelli che è riuscito a conquistarsi di diritto uno scranno al quarto posto nel listino per la corsa al Parlamento.
Numeri record quelli catalizzati dal mesagnese Matarrelli, che è riuscito a conquistare in più di qualche caso più preferenze di quelle dello stesso Vendola nella prima tornata elettorale per la scelta del candidato premier. Qualche esempio, fra quelli segnalati nel ricorso di Colizzi, relativi a quattro comuni in particolare, fra cui Oria, Francavilla Fontana, Mesagne e Torre Santa Susanna: «Per quanto riguarda Oria - scrive Colizzi - nel confronto tra i voti alle primarie conseguiti da Vendola a novembre, pari a 202, e quelli conseguiti da Sel il 30 dicembre, pari a 201, il risultato assolutamente fuori dal trend provinciale e regionale; riguardo alle preferenze, è stridente il contrasto tra le 196 preferenze di Matarrelli e le 5 di Colizzi, per cui si sono impegnate diverse persone superiori a tale numero. Per quanto riguarda Francavilla Fontana vale lo stesso ragionamento: Vendola aveva alle primarie di novembre 410 voti, mentre il 30 dicembre Sel pare aver conseguito (con un seggio spesso non proprio affollato) 388 voti; le preferenze poi sarebbero attribuite in numero di 347 a Matarrelli e solo 18 a Colizzi (che nel 2010 era stato molto più suffragato del Matarrelli alle regionali e che in queste primarie aveva un buon gruppo di sostenitori). Riguardo a Mesagne, ricorrono forti analogie con quanto precede: rispetto ai voti di Vendola alle primarie, pari a 1492, quelli a Sel sarebbero stati il 30 dicembre oltre 1300, dei quali 1298 a Matarrelli e solo 2 (dico due) a Colizzi, cui risultano espressi almeno quindici voti».
Anomalie vere o presunte in nome delle quali lo psichiatra chiede “la verifica puntuale degli elenchi di votazione controfirmati dagli elettori e delle rispettive schede elettorali”.
Una chiosa in calce, Colizzi precisa: “Sono arrivato ottavo, non avrei mai presentato ricorso per essere riconosciuto settimo o sesto. Quello a cui tengo è che il partito per il quale mi sono speso personalmente non sia gravato da ombre, di nessun genere”.
Fonte: rete