martedì 26 novembre 2024


16/01/2013 10:19:53 - Salento - Attualità

Derubricata l’accusa da omicidio preterintenzionale a omicidio colposo

 
Quattro anni e otto mesi di reclusione per le accuse di omicidio colposo aggravato dalla previsione dell’evento e lesioni colpose: è la condanna che il gup Giacomo Ebner ha inflitto all'ingegner Soter Mulè di 45 anni che nella notte tra il 9 e il 10 settembre del 2011 provocò la morte di una giovane di 23 anni, Paola Caputo deceduta per soffocamento mentre partecipava ad un gioco erotico conosciuto come bondage.
Il fatto avvenne in un garage di un palazzo affittato alla periferia di Roma dall'Agenzia delle entrate e dall'Enav in località Settebagni. Questo per quanto riguarda l'accusa di omicidio colposo mentre per l'accusa di lesioni era stata contestata a Mulè per aver coinvolto un'altra ragazza che riuscì però a salvarsi.
Assistito dagli avvocati Antonio Buttazzo e Luigi Di Maio Soter Mulè era stato incriminato inizialmente per omicidio preterintenzionale e per questo reato il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e Maria Letizia Golfieri avevano sollecitato il suo rinvio a giudizio. Oggi però in udienza il gup ha derubricato l'accusa in considerazione del fatto che le due ragazze avevano acconsentito a svolgere la pratica erotica.










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