«Berlusconi? E’ come Lucignolo. Monti? E’ come un pilota di safety car che si ritrova davanti a tutti e decide di far la corsa». La solidarietà ai magistrati di Taranto
Depresso per la ricomparsa sulla scena politica italiana di un “novello Lucignolo”, irritato per la scorrettezza di un… “pilota di safety car” che, trovandosi al comando, ha deciso di entrare a far parte della corsa, solidale con i magistrati di Taranto per la loro azione nell’inchiesta sull’Ilva.
Schietto e frizzante, come sempre benevolmente “contaminato” da Avetrana e dalla sua gente, Michele Emiliano, sindaco di Bari e presidente regionale del Pd pugliese, ha partecipato alla presentazione di due candidati delle prossime Politiche: l’ex sindaco di Leverano Cosimo Durante, candidato al Senato in una posizione borderline, e Gloria Saracino, candidata alla Camera con il numero 23 della lista.
«Sono in uno stato di leggera depressione politica» ha esordito Emiliano. «Vedo di nuovo Lucignolo al lavoro: tende ad istigare la gente al compromesso perché ha il gusto del vedere cedere il prossimo alle sue tentazioni. Ma la maggioranza degli italiani non cederà alla tentazione del compromesso, perché intende avere pulita la propria coscienza».
Chiaro il riferimento a Silvio Berlusconi, «che, dopo aver promesso di restituire l’Imu, potrebbe arrivare a promettere di far lavorare gli operai non più 8 ore, bensì 5 ore e mezza. Le sue promesse sono devastanti e il Pd è il baluardo insostituibile della legalità all’impatto di Lucignolo».
Proprio nel giorno il cui Bersani («E’ come un fratello maggiore: ti dice le cose sagge, che però tu non vorresti però sentirti dire»), apre ad una possibile intesa con Monti dopo le elezioni, Emiliano ne ha anche per il presidente del Consiglio in carica.
«E’ infido» il suo giudizio. «E’ come un pilota della safety car, il quale, entrato in pista non perché è bravo ma solo per consentire di rimuovere dalla pista le macchine incidentate, una volta che si vede in testa, decide di prender parte alla corsa. Questo non è un comportamento che può tenere un professore della Bocconi, che ha tradito l’impegno assunto con Napolitano e che ha chiesto grandi sacrifici economici per diminuire il debito pubblico, ma che in realtà sono serviti solo a compensare i buchi determinanti dalle minori entrate fiscali che tutte le tasse hanno generato. Lo spread, è vero, è sceso, ma solo perché il governo Monti si è dimostrato affidabile per i nostri creditori. Agli italiani tocca lavorare solo per pagare gli interessi…».
In provincia di Taranto, Michele Emiliano non poteva non parlare di Ilva.
«Ho parlato poco di questo argomento perché, da sindaco di Bari, non è delicato disquisire su problemi di un’altra città. Ma avrei tantissime cose da dire, ad iniziare dalla solidarietà che vorrei rivolgere ai magistrati di Taranto, che sono nel mio cuore. Io credo che l’Ilva sia stata come una mitragliatrice che ha sparato ogni giorno ai tarantini, facendo morire o ammalare tante persone. Credo, ancora, che la città non abbia diritto solo al risarcimento per l’inquinamento subito e per le morti concatenate ad esso, ma anche per tutte le occasioni di sviluppo che sono sfumate a causa della presenza di questo stabilimento industriale».
Infine, una sua valutazione su Rivoluzione Civile e sul movimento Cinque Stelle.
«Mi auguro che il tentativo non riuscito di alleanza con Rivoluzione Civile si trasformi in una intelligente gestione del voto fra Camera e Senato e non ho disprezzo per i grillini, gente estremamente disperata».