A Manduria Finocchiaro, Vico, Pelillo, Cascarano e Saracino
Lavoro e legalità. Sono le risposte, pratiche e concrete, che il Pd intende dare all’Italia. Nessun … effetto speciale («La gente non crede più alle favole»), ma l’impegno per rilanciare l’economia e, in particolare, il Mezzogiorno, “inteso come risorsa e non come un problema”.
«Ma, per governare bene, abbiamo bisogno di vincere bene» ha affermato l’altro ieri sera a Manduria la sen. Anna Finocchiaro nel corso di un incontro con elettori e simpatizzanti, promosso per presentare ben cinque candidati delle liste del Pd. Oltre alla stessa senatrice siciliana, Michele Pelillo, Ludovico Vico, Gloria Saracino e Maria Grazia Cascarano (quest’ultima ha moderato i lavori).
Convention che è giunta pochi giorni dopo la decisione del Ministero degli Interni di non commissariare ulteriormente, questa volta per mafia, la cittadina messapica.
«E’ stata evitata un’onta per la comunità di Manduria» ha affermato il deputato Vico, originario proprio di questa città. «Notizia, questa, che impegna il nostro partito in una lunga campagna elettorale: prima le Politiche, poi le Comunali di maggio, quindi le Regionali. Ho l’impressione che, oggi, non siamo preparati a costituire rapidamente una grande alleanza democratica per tornare alla guida di questo Comune dopo un biennio che ha prodotto, oggettivamente, solo degrado. Città che ha una serie di conti sospesi: la sanità (l’ospedale di Manduria fu dichiarato di base, ma poi non sono state corrisposte alcune cose), il depuratore, i parchi eolici (che a mio avviso danneggiano l’ambiente)».
“Conti in sospeso”, come li ha definiti Vico, che hanno lasciato delle ruggini: l’altro ieri, quasi tutto il gruppo dirigente che abbandonò il partito dopo la decisione della Regione Puglia di depotenziare il “Giannuzzi”, non ha partecipato all’iniziativa.
Sono intervenuti poi Michele Pelillo (“Il Sud ha sempre avuto come nemico Tremonti, che ha fatto avere alla Regione Puglia con cinque anni e mezzo ritardo e solo dopo averne utilizzato buona parte per pagare le multe delle quote-latte dei produttori della Padania i fondi Fas”), Gloria Saracino e, infine, Anna Finocchiaro (“C’è bisogno di dare sostegno e reddito alle famiglie, anche valorizzando adeguatamente il lavoro delle casalinghe”).