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15/02/2013 11:07:35 - Provincia di Taranto - Cultura

Al TaTA’ di Taranto, per la rassegna “Periferie”, lo spettacolo “La morte di Babbo Natale”

 
L’eutanasia di un mito sovrappeso. Per la rassegna “Periferie”, sabato 16 febbraio 2013, alle ore 21 al teatro TaTÀ, in via Grazia Deledda a Taranto, Tony Clifton Circus in “La morte di Babbo Natale”, con Nicola Danesi de Luca, Iacopo Fulgi, Enzo Palazzoni, Werner Waas, musiche originali Enzo Palazzoni, soluzioni sceniche Rocco Berlingeri, produzione Tony Clifton Circus.
Biglietto intero 13 euro, ridotto 10 euro (più diritti di prevendita per chi acquista tramite circuito BookingShow). Info: 099.4707948 - 366.3473430 (orario botteghino: mercoledì e venerdì dalle ore 16 alle 19; giovedì e sabato dalle ore 10 alle 13).
Cosa c’è di più sacrilego che mettere in discussione il mito del consumismo, di più dissacrante che “far fuori” il supereroe di tutti i bambini? In una performance di entusiasmante istigazione collettiva, il Tony Clifton Circus mette fine alla favola, facendo incursione fra il pubblico a caccia di commenti sulla scomparsa del povero “mito sovrappeso”, con tanto di troupe televisiva al seguito...
È un santo. È un vecchio. È simile a Dio. È saggio. È un supereroe. È una pubblicità. È il simbolo assoluto del consumismo. È una delle divinità dell’Olimpo dell’Immaginario Collettivo. Ma, allo stesso tempo, è un sogno d’infanzia preconfezionato, deprimente e volgarmente sfruttato. Per ogni bambino scoprire che Babbo Natale non esiste significa capire che si sta diventando grandi e che la cosa non è poi così bella. Ma Babbo Natale, lui come si sente? Probabilmente nessuno lo riconosce fuori stagione, probabilmente ha una vita come tante altre. Babbo Natale esiste quindi... ma ha deciso di suicidarsi.
Nato nel 2001, il Tony Clifton Circus vuole essere un’insegna luminosa, con lampadine colorate e a intermittenza, utile a segnalare la presenza di qualcosa di inatteso. La formazione di questo “Circo dell’anomalia” è responsabilità di Nicola Danesi de Luca e Iacopo Fulgi. Trovare una poetica, una linea di ricerca costante al lavoro della compagnia romana non è facile, quello che cerca di mettere in scena è la stranezza, l’anomalia. Ama far ridere ma ancor più ama far strozzare la risata in gola allo spettatore. Scrive il critico teatrale Massimo Marino, «… gli spettacoli di questa compagnia di clown crudeli nascono e crescono nella relazione di sadismo complice con il pubblico che viene lusingato e poi trascinato in situazioni paradossali che rispecchiano in modo surreale la realtà che viviamo. Hanno suppliziato Barbie e inventato pazzesche azioni di strada a ritmi hard e sono già un cult per una cerchia di fan che si allarga sempre più».
La rassegna “Periferie” è un’attività programmata dal Crest nell’ambito della residenza teatrale di Taranto finanziata dalla Regione Puglia con fondi europei (Fesr 2007/2013), attuata con il Teatro Pubblico Pugliese.










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