martedì 26 novembre 2024


15/02/2013 11:11:54 - Salento - Attualità

E’ proprio vero: un cane come amico vale più che un amico cane…

 
Continua a suscitare commozione sui social network e sulle prime pagine della stampa la vicenda del cane Tommy scomparso nei giorni scorsi a San Donaci, dove quotidianamente si recava all’ingresso della chiesa di Santa Maria degli Angeli in cui due mesi fa è stato celebrato il funerale della donna che se ne occupava, scomparsa a 57 anni, Maria Lochi.
L’annuncio della morte del meticcio di 13 anni, accudito dalla padrona insieme ad altri randagi, è stata data via Facebook dal figlio della signora, Sebastian Mapelli.
Per giorni era stata l’intera cittadinanza ad occuparsi del cane, primi fra tutti bambini, e poi il Comune, colpito dal dolore del cane, che aspettava uscire dalla chiesa la sua padrona dal giorno del funerale.
A nulla servivano i tanti tentativi di tirarlo su da parte di tutti. Il cane, esposto al freddo di questo periodo, è morto lasciando nella commozione l’Italia intera che si era preoccupata per lui seguendone la storia sino alle reti nazionali.
Ma, evidentemente, il suo dolore ha avuto la meglio e Tomy ha preferito raggiungere la sua padrona riservandole anche lassù, la stessa fedeltà di quaggiù. La notizia della morte del cane contrasta con la notizia dei tanti canili lager che affollano anche la nostra Puglia, in cui gli animali sono esposti alla fame, al freddo, ai maltrattamenti dei responsabili per non parlare della carcasse dei morti lasciati in mostra. Insomma la storia di Tommy conferma quel proverbio che dice che un cane come amico vale più che un amico cane.
 
Mimmo Palummieri










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