Una specialità che ha raggiunto in Puglia livelli impensabili in meno di vent’anni....
Le malattie cardiovascolari rappresentano, anche in Puglia, la prima causa di mortalità e morbilità. Il numero di accessi al pronto soccorso (P.S.) e di ricoveri presso le strutture sanitarie regionali (Ospedali) - insieme alla spesa farmaceutica per curare le malattie cardiovascolari fanno definire tale patologia come “epidemia del nuovo secolo”. Peraltro, le malattie cardiovascolari (in primis, la cardiopatia ischemica) sono malattie croniche che hanno lunghe fasi di stabilità e vari momenti di instabilità che richiedono ospedalizzazioni per nuove valutazioni diagnostiche, variazioni terapeutiche, aggiustamenti vari, etc... In ogni caso, il continuum cardiovascolare, fatto di periodi di stabilità e instabilità, richiede un approccio di continuità assistenziale che solo la “integrazione ospedale territorio” può garantire.
Fra i ricoveri ospedalieri, il primo è lo scompenso cardiaco (in sigla DRG 127) per cui questa patologia è stata individuata da un protocollo del Ministero della Salute e dell'ARES_Puglia (Agenzia Regionale Salute) con cui si gestiranno in modo condiviso e sinergico questi pazienti, recuperando la centralità dell'infermiere per aumentare la compliance (accettazione) terapeutica e per ridurre il numero dei ricoveri in ospedale.
Detto ciò, è bene sottolineare che il settore dove la Cardiologia di Brindisi ha ben raggiunto straordinari traguardi è quello della gestione della Sindrome Coronarica Acuta (Infarto Miocardio Acuto, in primis).
Oggi, il modello Hub e Spoke (mozzo centrale e raggi), in sinergia con il sistema 118, assicura ai Cittadini della provincia di Brindisi un'altissima percentuale (quasi 80%) di interventistica (Angioplastica Primaria) quando si deve ricanalizzare la coronaria chiusa per trombosi (tra i primi 5 centri in Italia secondo il PNE).
Il Laboratorio di Cateterismo Cardiaco è "attaccato" all'UTIC dell'Ospedale PERRINO di Brindisi, è operativo 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 (H24); la sua attività, partita nell'Aprile 2000, è consolidata su 1.000-1.200 procedure diagnostiche all’anno e su circa 800 angioplastiche all'anno, di cui 200 primarie/anno. Nella nostra cardiologia esiste anche una sezione di elettrofisiologia e di impianti di pacemaker (stimolatori), sia convenzionali che defribrillatori (AICD e AICD biventricolari), assai innovativi: circa 250 impianti/anno.
La Cardiologia è un'Unità Operativa Complessa, articolata in UTIC (8 posti letto), in Cardiologia (27) e in attività ambulatoriale per pazienti esterni e interni, oltre che del P.S. In Cardiologia, si ricoverano circa 1.700 pazienti per anno ed oggi si dispone - in collaborazione con altri servizi ospedalieri - delle più moderne metodiche diagnostiche (Angiografia, Risonanza Magnetica, Coronarografia fatta con la TAC, scintigrafia miocardia, Eco 3D, Eco transesofagea, Elettrofisiologia, etc…). Sono operativi anche vari ambulatori cardiologici specificamente dedicati a seguire (follow-up) i pazienti con sindrome coronarica acuta, scompenso cardiaco, portatori di pacemaker. Questa qualificata, pregevole ed intensa attività assistenziale viene assicurata da 1 Direttore medico, 16 Dirigenti medici e 55 Infermieri professionali.
La Cardiologia di questo territorio è un bell'esempio -Best Practice - che consente di gestire le malattie cardiovascolari secondo criteri universali e secondo la continuità assistenziale. Tutto ciò è il frutto dell'alleanza fra medici e pazienti, fra giovani e senior, fra ricerca ed assistenza, fra decisori ed operatori, cioè fra tutti gli Attori che sono pronti ad accettare le nuove sfide che la società moderna ci pone in termini di qualità, sostenibilità, interdisciplinarietà e life long learning.