L’appello del presidente nazionale del Tci, Franco Iseppi
Solo un mese fa, a gennaio, gli ulivi pugliesi sono stati i protagonisti di un articolo di Touring, il nostro modo di viaggiare. Considerati “tesori di Puglia”, sono monumenti naturali da tutelare e valorizzare anche in chiave turistica. E nel reportage si era citato come caso di buona politica la legge regionale che tutela queste piante monumentali. Oggi dobbiamo però registrare un grave attacco a questo straordinario patrimonio» sottolinea il presidente del Tci Franco Iseppi nel rilanciare l’allarme proveniente dal corpo consolare pugliese e dai Club di territorio presenti in Puglia.
«La proposta di modifica alla legge regionale alleggerisce i vincoli di tutela e apre a scenari pericolosamente speculativi. Non è possibile che nell’esatto momento in cui le principali associazioni ambientaliste in Italia rivolgono al futuro governo un’Agenda per la ri/conversione ecologica del Bel Paese - continua Iseppi - il governo regionale pugliese voglia esporre a rischi di tale portata un patrimonio unico e di incredibile valore come i propri ulivi secolari. Perderemmo tutti, perderebbe la Puglia».
La rete del Touring sul territorio si è subito mobilitata in collaborazione con Italia Nostra, Legambiente Puglia e Wwf Puglia, per cercare di fermare la proposta di modifica della legge regionale n. 14/2007 che consentirebbe la deroga ai divieti di danneggiamento, abbattimento, espianto e commercio degli ulivi monumentali.
La legge del 2007 ha per la prima volta censito e tutelato il patrimonio degli ulivi monumentali pugliesi. Cinque milioni di piante, alcune con più di 2.500 anni, che costituiscono una straordinaria testimonianza della storia del bacino mediterraneo.
Ora una sciagurata proposta – bipartisan, occorre dirlo – andrebbe a porre alcune eccezioni sugli strumenti urbanistici approvati prima dell’entrata in vigore dell’attuale norma di tutela. Peccato però che esistono già soluzioni alternative per gli strumenti urbanistici antecedenti alla legge del 2007. Gli ulivi dovrebbero essere integrati nelle aree di espansione diventandone così elementi caratterizzanti e valorizzanti, un approccio sicuramente interessante verso un’urbanistica attenta alle peculiarità dei territori, che ne sappia leggere gli elementi distintivi e cerchi un rapporto armonico tra paesaggio ed esigenze edilizie. Ora invece si vorrebbe cambiare tutto, e il rischio neanche troppo velato è che molti ulivi rischierebbero di essere abbattuti o rimossi e venduti.
L’allarme è partito! La discussione in Consiglio regionale è fissata per il 5 marzo, in questi pochi giorni le associazioni sul territorio si sono mobilitate e stanno mobilitando i propri soci, aderenti e simpatizzanti, per cercare di fermare quello che a tutti sembra un attacco irresponsabile verso un paesaggio unico e irripetibile, finora rimasto intatto nei millenni.
Il Touring Club Italiano è al fianco dei propri volontari sul territorio, e seguirà tutto l’iter di discussione della legge: non intende permettere che un’aggressione tanto grave al paesaggio pugliese passi sotto silenzio o nell’indifferenza generale.