Caforio registrò il colloquio avuto con De Gregorio e consegnò il nastro all’allora ministro delle Infrastrutture e presidente dell’Idv Antonio Di Pietro
Il senatore uscente brindisino dell’Italia dei Valori Giuseppe Caforio (in carica sino all’insediamento del nuovo parlamento che avverrà il 15 marzo prossimo) potrebbe diventare l’elemento centrale dell’accusa di corruzione rivolta dalla procura di Napoli all’ex premier Silvio Berlusconi sulla scorta delle dichiarazioni rese ai pm dal senatore napoletano (anche lui uscente) Nello De Gregorio, il quale ha spiegato ai pm di aver incassato 2 milioni di euro per far cadere nel 2007 il governo Prodi e di aver cercato di reclutare altri senatori per convincerli a votare la sfiducia al governo di centrosinistra. Tra i senatori contattati vi fu anche Caforio, il quale registrò il colloquio avuto con De Gregorio e consegnò il nastro all’allora ministro delle Infrastrutture e presidente dell’Idv Antonio Di Pietro, il quale a sua volta mise a disposizione dei magistrati quel documento dal quale risulta un’offerta di 5 milioni di euro come contropartita per il voto di sfiducia al governo Prodi.