Un sogno sulle note di Ravel
Per “favole&TAmburi”, la rassegna per famiglie del Crest, domenica 10 marzo, alle ore 18 al teatro TaTÀ, in via Grazia Deledda a Taranto, va in scena “I racconti di Mamma Oca” di Ezio Antonelli, Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni, regia Pietro Fenati, con Elvira Mascanzoni e Giuseppe Viroli, scene e figure Elvira Mascanzoni e Pietro Fenati, scene virtuali Ezio Antonelli e Matteo Semprini, produzione Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro.
Biglietto unico 6 euro (più diritti di prevendita per chi acquista tramite circuito BookingShow).
Dalle ore 17, un’ora prima del sipario, “Aspettando... gioco”, ovvero animazione ludica a cura dello staff di Junior TaTÀ (a partecipazione libera e gratuita). Info: 099.4707948 - 366.3473430.
“Ma Mère l’Oye” (Mamma Oca) è una suite di Maurice Ravel, originalmente composta per pianoforte a quattro mani e successivamente ampliata e trascritta per orchestra. La versione pianistica, pubblicata nel 1910, è composta di cinque movimenti, ispirati ad altrettante illustrazioni tratte da un libro di fiabe per l’infanzia dell’epoca (“La bella addormentata nel bosco”, “Pollicino”, “Laideronnette imperatrice delle pagode”, “La bella e la bestia”, “Il giardino fatato”): i primi due tempi derivano direttamente dalla raccolta di fiabe “Ma Mère l’Oye” di Charles Perrault.
In questo spettacolo quei disegni che hanno ispirato il compositore francese prendono vita dialogando con le note della suite ed evocano la poesia dell’infanzia attraverso le avventure di Pollicino, la bella addormentata e tutti gli altri piccoli protagonisti. La principessina si punge e cade in un sonno fatato abitato da uccellini che inghiottono tracce di briciole di pane. Il sogno la conduce dalla piccola imperatrice delle pagode e dalla bella che danza con la bestia, fino a quando un principe azzurro la risveglierà.
Le parole, le note, le figure animate, le mani leggere degli attorianimatori tessono una favola semplice e allo stesso tempo ricca di profonde emozioni. Longeva e inesauribile, la compagnia Drammatico Vegetale nasce nel 1974 come gruppo di teatro per ragazzi, annunciando nel nome un palese omaggio all’universo immaginifico di Collodi. Da più
di 30 anni produce opere teatrali ed installazioni interattive attraverso un singolare intreccio di linguaggi artistici. Spettacoli di teatro di figura, mostre multisensoriali interattive per un incontro fra arte e prima infanzia, sono opere tra le più interessanti del panorama europeo in cui centrale è il fattore esperienziale dei piccoli spettatori-fruitori. L´uso e l´affinamento dei sensi, la parola narrata ed evocativa, il divertimento a scopo pedagogico fanno di ogni produzione una materia viva e necessaria con cui ci si deve confrontare.
La Compagnia ravennate opera con l´obiettivo di creare nuove forme di socializzazione per i bambini più piccoli e le loro famiglie, attraverso l´incontro con i linguaggi del teatro, della musica, delle arti plastiche e figurative.
La rassegna “favole&TAmburi” è un’attività programmata dal Crest nell’ambito della residenza teatrale di Taranto finanziata dalla Regione Puglia con fondi europei (Fesr 2007/2013), attuata con il Teatro Pubblico Pugliese.