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14/07/2009 17:45:53 - Manduria - Politica

In Puglia nessun comune ha raggiunto il 45% nel riciclaggio dei rifiuti

Lontanissimi gli obiettivi di raccolta differenziata del Piano Regionale
 
 
 
Ancora una volta è il Nord Italia ha confermare il suo primato in materia di raccolta differenziata. Infatti, tutti del Nord sono i primi tre comuni premiati dall’edizione 2009 di Comuni Ricicloni che da più di 15 anni premia, oltre alla percentuale di raccolta differenziata, l'efficace sistema di gestione dei rifiuti. È Cessalto, comune trevigiano di circa 4.000 abitanti, il Comune Riciclone 2009, che oltre ad una percentuale di RD del 77,80%, raggiunge il punteggio record di 87,60% nell’indice di buona gestione dei rifiuti. Al secondo posto della top ten si piazza Ponte nelle Alpi, piccolo comune dolomitico, seguito da Carano (TN). Anche quest'anno si contendono il primato le regioni Veneto e Trentino Alto Adige entrambi con ben cinque comuni tra i primi dieci classificati. Quest'anno per entrare nella classifica i comuni hanno dovuto centrare l'obiettivo del 45% di raccolta differenziata nell’anno 2008. Ai comuni del Nord al di sotto dei 10.000 abitanti, invece, la giuria ha imposto il superamento della soglia del 55%. 
Quest’anno i comuni che entrano nella graduatoria sono 1280, rispetto ai 1081 dello scorso anno, di cui 1112 al Nord, 41 al Centro e 127 al Sud. In valore assoluto si conferma la stessa classifica dello scorso anno: la Lombardia a farla da padrona con 389 comuni virtuosi, davanti al Veneto con 372 e al Piemonte con 235.
Con una percentuale del 64% sul totale dei comuni è il Veneto a svettare in cima alla classifica delle regioni in termini percentuali, seguito dalla Lombardia con il 25,2%, il Friuli Venezia Giulia con il 21,9% e il Piemonte con il 19,5%. Da sottolineare positivamente l’avanzata delle Marche, con le ottime performance di Potenza Picena e Montelupone entrambi in provincia di Macerata e della Sardegna che ottiene premi nelle singole filiere e un premio come Regione. Anche la Campania sta avanzando dopo un periodo buio relativo all’emergenza rifiuti e alla spazzatura accumulata per le strade, e lo dimostrano i 61 comuni ricicloni di quest’anno, rispetto ai 39 dello scorso. Maglia nera della classifica invece, per Puglia, Molise, Sicilia e Liguria, dove nessun comune raggiunge la soglia del 45%.
Stessa situazione per le grandi città. Nessuna infatti, ha superato la soglia stabilita per essere “riciclona”: Milano al palo con il 35,4% e Roma al 19,5% di RD.
Per quanto riguarda i capoluoghi di provincia, al nord vince Verbania (con il 72,8 % di r.d), seguita da Novara (70,9 %) e Asti (62,1%). Al Sud, Salerno vince gareggiando da sola, essendo l’unico capoluogo a superare la soglia del 45% con la straordinaria percentuale del 45,7% di RD.
I dati di questa edizione ancora una volta fotografano un’Italia a due velocità con il Nord all’avanguardia ed un sud fermo nella maggior parte a percentuali ad una cifra e sempre più schiacciato da politiche inefficaci ed inefficienti.
Le classifiche del rapporto, che si basano sui dati inviati direttamente dai comuni, tengono conto della qualità della gestione integrata dei rifiuti più che sulla sola percentuale di raccolta differenziata, valutando aspetti quali la riduzione della produzione, la percentuale destinata al recupero di materia, l'attivazione di un sistema tariffario al posto della tassa, l'introduzione del compostaggio domestico, gli acquisti verdi (GPP-Green Public Procurement) da parte delle amministrazioni pubbliche, la sicurezza dello smaltimento e l'efficacia generale del servizio. Una serie di parametri che, fissata la soglia d'ingresso in base alla percentuale va a comporre un ‘indice di gestione’ (che varia da 0 a 100) che decide vincitori e classifica.
“L’assenza della Puglia da questa edizione di Comuni Ricicloni - commenta Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia – dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il fortissimo ritardo delle amministrazioni comunali nell’attivare politiche di gestione efficienti. Nonostante lo sforzo pianificatorio compiuto dalla Regione Puglia e l’avvio di una stagione nuova con la fine del commissariamento, è del tutto evidente che i Comuni, ATO e Provincie, non sono stati all’altezza della situazione, affaccendandosi solo nel vicendevole scarica barile di competenze. La realtà oggettiva dei dati – continua Tarantini - documenta che siamo ancora lontanissimi dagli obiettivi di legge nazionali ma anche da quelli regionali che per il 2008 prevedevano l’obiettivo del 42% di RD. Peraltro la Puglia è in ritardo anche nei confronti delle altre regioni del Sud, vedi Sardegna e Campania. Questa situazione è figlia certamente di una politica miope ed irresponsabile che ha continuato a non affrontare con senso di responsabilità la situazione lasciandola incancrenire fino a raggiungere i livelli attuali. Del resto bastava solo dare compiuta attuazione a quello che è scritto nel Piano di Gestione dei Rifiuti n. 187/2005”.
Nessun comune pugliese, quindi, raggiunge il 45% di raccolta differenziata e solo due comuni sono menzionati nel rapporto. Il Comune di Molfetta (BA), è stato premiato da CiAl per la frazione dell’Alluminio per aver avviato un sistema di raccolta misto stradale e porta a porta di plastica e metalli. Le fasi di selezione vengono poi gestite direttamente dalla ASM in piattaforma e l’imballaggio di alluminio selezionato viene poi conferito al Consorzio CiAl che sceglie di premiare l’amministrazione di Molfetta per l’attenzione sviluppata, nel corso dell’ultimo anno, in un’organizzazione precisa e di buon esempio della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio.
Il Comune di Manduria (TA) riceve la menzione speciale nella categoria “Emergenti nell’Emergenza” per aver progettato un nuovo servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani impiegando i fondi dell’ecotassa regionale e un cofinanziamento comunale. Il servizio, avviato nel gennaio 2009, prevede la raccolta porta a porta per circa 3.000 famiglie del rifiuto organico: plastica, vetro e metalli tre volte la settimana e carta con frequenza settimanale. Per altre 4.000 famiglie sono state realizzate circa 100 piccole isole ecologiche dove sono posizionati 4 contenitori da 240 litri per la raccolta delle stesse frazioni sopracitate. Per la raccolta dei residui di potatura sono stati collocati, nelle zone esterne della città, dei contenitori da 1100 litri. Un’accurata campagna di sensibilizzazione ha poi veicolato il messaggio attraverso scuole, parrocchie e associazioni. A completamento del progetto manca solo l’estensione del servizio a circa 4.000 famiglie.
“Di fronte a questi dati –conclude Tarantini- auspichiamo che finalmente funzioni la filiera istituzionale a partire dalla Regione Puglia, alla quale chiediamo di rinunciare al CIP6 e di completare al più presto l’impiantistica pianificata ponendo fine, così, alle tante situazioni di emergenza, alle ATO di svolgere davvero il ruolo di coordinamento, di pianificazione e di gestione delle politiche sui rifiuti, rappresentando efficacemente un punto di riferimento per le politiche dei Comuni. A questi ultimi, infine, chiediamo di prendersi davvero la responsabilità di fronte ai cittadini di avviare politiche efficaci ed efficienti investendo nella raccolta differenziata risorse adeguate. Per fare il punto della situazione dei rifiuti in Puglia stiamo già lavorando alla II edizione di Comuni Ricicloni Puglia che sarà presentato nel mese di ottobre prossimo”.










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