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15/03/2013 10:36:57 - Provincia di Taranto - Cultura

Per “favole & Tamburi”, ecco lo spettacolo firmato da Gaetano Colella

 
Diventare bellissima. Ma agli occhi di chi? Per “favole&TAmburi”, la rassegna per famiglie del Crest, domenica 17 marzo 2013, alle ore 18 al teatro TaTÀ, in via Grazia Deledda a Taranto, va in scena “Cenepentola” di Gaetano Colella e Francesco Ghiaccio, regia Gaetano Colella, con Anna Maria De Giorgio, Delia De Marco, Damiano Nirchio, Annabella Tedone, scene, costumi e disegni Iole Cilento e Porziana Catalano, musiche originali Giampietro Frulli, luci Vito Marra, produzione Crest. Biglietto unico 6 euro (più diritti di prevendita per chi acquista tramite circuito BookingShow).
Dalle ore 17, un’ora prima del sipario, "Aspettando... gioco", ovvero animazione ludica a cura dello staff di Junior TaTÀ (a partecipazione libera e gratuita). Info: 099.4707948 - 366.3473430.
 
Cenepentola vive in un castello con il padre, la matrigna e due sorellastre. La sua mamma è morta da diversi anni, tanti quanti ne ha l’albero di limoni interrato nel giardino proprio quel triste giorno.
Da tempo Cenepentola si è chiusa nella sua solitudine, avendo come unico rifugio il cibo. E, manco a dirlo, è ingrassata fino a diventare obesa. Per lei il cibo è anche un amico, col quale dialogare. Sì, perché lei è in grado di ascoltare ciò che le dicono l’affettuoso babà, la civettuola pizza margherita, il sapiente tacchino.
Arduo, invece, il rapporto con le sorellastre, che la umiliano e la offendono continuamente. Fissate l’una per la bellezza, l’altra per la forma fisica, le due sono impegnate, e non poco, ad entrare nelle grazie del loro patrigno. Intanto nel regno si diffonde la notizia che il Principe Al, erede al trono, cerca moglie e che per l’occasione darà un party ballo bello...
«Cenepentola è uno spettacolo che affronta la questione del “piacersi”, dello stare bene con se stessi, avvicinandosi e sfiorando il tema dell’anoressia e della bulimia attraverso la manipolazione di una fiaba molto conosciuta, quella di Cenerentola appunto. L’archetipo della fiaba millenaria, che è per antonomasia la favola dove l’essere domina sull’apparire, è un contenitore interessante all’interno del quale giocare sul concetto di sè, sul contrasto fra il gusto del cibo e il disgusto di se stessi. E sarà l’amore del Principe, scevro da ogni giudizio e da ogni preconcetto di bellezza, a dare a Cenepentola la prima vera possibilità di vedersi con uno sguardo diverso, finalmente vero», annota il coautore e regista Gaetano Colella.
La rassegna “favole&TAmburi” è un’attività programmata dal Crest nell’ambito della residenza teatrale di Taranto finanziata dalla Regione Puglia con fondi europei (Fesr 2007/2013), attuata con il Teatro Pubblico Pugliese.










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