martedì 26 novembre 2024


17/03/2013 12:12:57 - Salento - Attualità

«Domani giunta o si va al voto»

 
Lunedì la prova della verità: o il Pd, confronti interni o meno, accetta il «governo da combattimento» pugliese o si va alle urne. Nichi Vendola, lasciata per un momento la commozione per la vittoria ottenuta da Sel alla presidenza della Camera, detta le sue ultime, definitive condizioni all’alleato pugliese inviperito per il rimpasto di giunta. E lascia intravedere uno spettro che, dopo la sua decisione di restare in Puglia, sembrava definitivamente scongiurato: elezioni anticipate a giugno o, al più tardi, una «election day» in Puglia nel caso - assai probabile - che anche a Roma non si riesca a mettere in piedi un governo nazionale.
Presidente, domani è fissato dal suo decreto l’insediamento della nuova giunta regionale. Per Rosa Stanisci avrebbe già pensato ad una sostituzione, ma cosa accadrà se Decaro dovesse confermare il rifiuto dell’incarico?
«La Puglia deve essere governata. Entro lunedì prenderò atto delle decisioni degli assessori nominati. In caso di rifiuto li sostituirò immediatamente. E se anche questo non bastasse, non resterà che far decidere ai cittadini».
Il segretario del Pd, Blasi, non accetta queste condizioni e pretende che lei cerchi un maggiore consenso dei Democratici.
«È bene chiarire: se le scelte riguardano le politiche, nulla da dire. Nessuno vuole mettere in discussione il ruolo del partito di maggioranza. In realtà, le polemiche di questi giorni mi pare riguardino di più la scelta delle persone. E su queste, come si sa, io penso sia mio dovere decidere in piena responsabilità. Ricordo peraltro di aver comunicato preventivamente al segretario Blasi le mie scelte sui nomi della Giunta lunedì scorso. Blasi, piuttosto che fare appunti o osservazioni, ha preferito alzarsi ed andare via. Sottrarsi al confronto non è un buon metodo».










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