L’inchiesta al momento è a carico di ignoti
E’ proseguita nella giornata di ieri l’attività investigativa degli uomini della Digos incaricati dal procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi di fare chiarezza sull’esposto presentato da Franco Colizzi, medico ostunese, candidato alle primarie di Sel, che ritiene ci siano state dei falsi nello svolgimento delle primarie. I poliziotti hanno preso a verbale altre persone informate sui fatti. Al momento sono una trentina gli interrogati.
L’indagine prosegue speditamente, e dovrebbe essere conclusa entro qualche giorno. Gli agenti della Digos, si tratta sempre di indiscrezioni, avrebbero interrogato, tra le tante persone, anche una invalida che avrebbe detto di non essere mai stata a votare alle primarie. Insomma, starebbe emergendo qualcosa di irregolare nella gestione delle primarie del Centrosinistra con particolare riferimento al Comune di Torre dove nei giorni scorsi i poliziotti sono andati per acquisire notizie relative ai nomi contenuti nel registro degli elettori, di iscritti e simpatizzati del Pd e di Sel.
Le primarie si svolsero il 30 dicembre. Per il candidato nazionale uscì vincitore Pierluigi Bersani; per i locali la spuntarono Elisa Mariano e Salvatore Tomaselli per il Pd e Toni Matarrelli per il Sel. Colizzi, candidato del Sel ritiene che qualcosa non sia andata per il verso giusto. Il giorno dopo presenta un ricorso alla Commissione elettorale nazionale e al Comitato dei garanti. Colizzi sostiene che in metà della provincia di Brindisi ha votato il 40/45% degli aventi diritto, mentre a Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne e Torre Santa Susanna sono state raggiunte punte dell’80/90%».
L’inchiesta al momento è a carico di ignoti. Si vedrà cosa deciderà il magistrato inquirente una volta ricevuto il verbale del lavoro svolto dai poliziotti. Se falsificazione c’è stata, bisognerà accertare chi è stato a farla materialmente e per conto di chi.