Sette punti in tre partite. Ben otto reti all’attivo e tre al passivo
Il Manduria di mister Passariello sembra aver cambiato marcia. In dirittura d’arrivo (mancano quattro giornate al termine della regoular season), la squadra pare aver ritrovato lo smalto e la fluidità di gioco.
Se è vero che di fronte il Manduria ha incontrato, in due circostanze su tre, avversari ormai demotivati (è il caso di Galatina e Racale), è altrettanto incontrovertibile che nella circostanza in cui è stato necessario mostrare temperamento e carattere (trasferta di Gallipoli), la squadra non ha deluso. Si è dimostrata superire ai galletti salentini, che puntano ad un piazzamento per i play off, e, se l’assistente di linea non avesse segnalato un fuorigioco molto dubbio (per non dire inesistente) sul gol di Rizzo al 90’, il Manduria avrebbe conquistato la prima vittoria fuori casa della stagione.
Le note positive vengono, oltre che dai risultati, anche dalla crescita di alcuni calciatori. Stefano Morello sembra essersi definitivamente sbloccato: il gol su calcio di punizione di Gallipoli è da incorniciare e, si sa, la rete, per un attaccante, è la migliore medicina per acquistare autostima e convinzione. Nanni Riezzo, a nostro avviso uno dei cinque migliori juniores di tutto il campionato, sembra aver trovato una posizione più congeniale rispetto a quella iniziale, comunque, proficua, sulla corsia esterna: giocando fra le linee è praticamente immarcabile.
Si sono sbloccati De Pascalis e Malagnino (segnano meno rispetto ai loro standard, ma sfornano assist a ripetizione) e hanno trovato sintonia i due centrocampisti Cimarelli (in cabina di regia, l’ex fiorentino non ha eguali in Eccellenza) e Cocciolo (è più tonico rispetto all’avvio di stagione).