Sono promossi dall’associazione Dopolavoro Filellenico
Il Dopolavoro Filellenico, associazione culturale tarantina che si occupa della diffusione della civiltà e della lingua ellenica, organizza per i giorni 5 e 6 aprile due appuntamenti di rilievo dedicati alla musica greca a cura e con il maestro Carmelo Siciliano: una conferenza-audizione in cui la conversazione e le spiegazioni saranno intercalate con l’ascolto di brani musicali e con la visione di filmati relativi agli argomenti trattati, e un workshop dedicato ai musicisti che vogliono approfondire la conoscenza e la pratica degli strumenti delle melodie tradizionali egee.
La conferenza-audizione ad ingresso libero si terrà venerdì 5 aprile alle ore 17,30 nell’aula magna del liceo classico Quinto Ennio, il workshop nelle mattinate di venerdì 5 e sabato 6 e nel primo pomeriggio di venerdì 5 aprile nelle aule dello stesso liceo e comunque l’orario specifico sarà concordato fra corsisti e docente.
Per il seminario si consiglia di avere un registratore e/o una videocamera.
Per informazioni ed eventuali iscrizioni al corso riservato ai musicisti si può scrivere a info@carmelosiciliano.it oppure a dopolavorofilellenico@hotmail.it.
Il programma del seminario prevede una parte teorica con studio delle scale e dei modi (dromi) più usati nella musica greca, Chitzaz, Ousak, Chouseini, Pireotikos, Sazkiar, Nikriz, Machour, Rast, Bouselik, Tsargiach, etc.; ascolto e analisi del repertorio; introduzione teorica all’improvvisazione strumentale (taximi); ed una pratica, con impostazione generale sui vari strumenti (bouzouki trichordo e tetrachordo, tzouras, baglamas, chitarra, oud, laouto, laouto politiko); diteggiatura e tecnica per la mano sinistra; tecnica della mano destra; diteggiatura funzionale per i vari dromi; prassi esecutiva della musica greca e ornamentazione melodica, con relative tecniche specifiche per ogni strumento.
Per lo studio e la pratica del repertorio si utilizzeranno sistemi di trasmissione sia orali che scritti, anche attraverso spartiti con tablatura; saranno messi a disposizione degli allievi vari strumenti, oltre a materiale audio, spartiti e appunti vari su ritmi, modi e repertorio.
Laureato in chitarra classica il giovane artista siciliano di nome e di fatto, è infatti originario di Catania, ha intrapreso lo studio delle musiche, delle culture e degli strumenti del Mediterraneo, in particolare dell’area egea.
Nei suoi frequentissimi viaggi in Grecia ha avviato interessanti ricerche sulla musica tradizionale e in particolare sul Rebetiko, musica urbana sviluppatasi in alcune città greche successivamente alla Catastrofe di Smirne del 1922. In Grecia ha fondato e fa parte del gruppo Cafà© Aman e per la sua attività artistica ha ricevuto insigni riconoscimenti internazionali. Recentemente ha pubblicato il libro “Dromi. Modi e scale del Rebetiko pireotico”.
Il Rebetiko in Grecia è considerato come quello che è il tango per gli argentini, il blues per gli americani e il fado per i portoghesi. E’ nato a cavallo tra XIX e XX secolo, nei bassifondi della società greca, da persone emarginate che volevano raccontare i loro disagi o le loro peripezie tramite la musica. La tematica delle canzoni riguardava storie di povertà, prigione, droghe, storie d’amore, problemi sociali, prostituzione, messe in musica in modo passionale, a volte triste, a volte ironico o scherzoso.
Il presidente del Dopolavoro Filellenico
Giancarlo Antonucci