«I cittadini devono finalmente capire, che al di la dell’età, devono premiare l’onestà e l’impegno civico e politico del candidato nell’interesse della collettività manduriana»
«Nel silenzio generale, come se in tanti avessero tirato un grande sospiro di sollievo accantonato il pericolo delle infiltrazioni mafiose e lo scioglimento del consiglio comunale, è partita, oramai, la campagna elettorale di fine maggio.
Come sempre, anche questa consultazione elettorale risente della moda del momento e cioè, i giovani, il largo ai giovani, i giovani che sono diventati la panacea di tutti i mali, la soluzione dei tantissimi problemi manduriani.
Se così fosse, noi saremo i primi ad applaudire e a metterci a disposizione dei cosiddetti giovani ma, purtroppo, essendo di Manduria e conoscendo giovani e meno giovani, abbiamo molte perplessità su alcuni di loro.
Innanzitutto, spesso alle spalle dei cosiddetti giovani ci sono familiari (padri, suoceri e soci) navigati, esperti e dal passato poco virtuoso che, essendo squalificati, hanno investito sul loro giovane di fiducia per continuare a perpetrare intrallazzi, affari e malgoverno in generale. Poi ci sono i cosiddetti giovani che, avendo già capito tutto dalla politica, con grande furbizia sono entrati rumorosamente, proponendosi come risolutori dei mali amministrativi di Manduria e lo fanno camuffando bene, molto bene i loro vari obbiettivi e cioè sistemarsi grazie alla carica politica e amministrativa che sono riusciti ad accaparrarsi.
Noi la pensiamo diversamente perchè ci sono furbi giovani e furbi vecchi, non esiste un’età o una condizione anagrafica al quale dare la patente di onesto o disonesto. Venuta meno l’ideologia politica, i cittadini devono finalmente capire che al di la dell’età devono premiare l’onestà e l’impegno civico e politico del candidato nell’interesse della collettività manduriana».
Arcangelo Durante