Ma la seduta del Consiglio si tiene ugualmente: la minoranza resta in aula
Si spacca il Pd: quattro consiglieri, quelli vicini alle posizioni degli ex Socialisti Autonomisti e, quindi a Bruno D’Oria, non si presentano ai lavori del Consiglio Comunale dell’altro ieri; gli altri due, invece, partecipano alla seduta. Stesso discorso per gli assessori: forfait di quelli vicini a D’Oria (che, ricordiamo, è delegato nazionale per il Pd), compreso il presidente del Consiglio Comunale; presente il solo Ivano Decataldo.
E’ il risultato delle frizioni, pare più gravi del solito, fra le due anime del Pd: quella che è vicina alle posizioni di Aldo Maggi e quella, più consistente (dal punto di visto numerico), che è composta dagli ex Socialisti Autonomisti (alla quale si è aggiunto, dopo le Provinciali, anche Mario Frioli).
Materia del contendere, al,meno negli ultimi giorni, è il servizio di refezione scolastica per il prossimo anno. Pare che, non essendo a norma le cucine delle scuole savesi, in attesa della loro ristrutturazione, il sindaco Maggi intenda fari ricorso al catering. Soluzione che invece non è gradita al resto del Pd.
E lo spettacolo dell’altro ieri sera, in aula consiliare, non è stato per nulla edificante: tanti scranni vuoti per le ragioni che dividono la coalizione, mentre la città reclama la risoluzione dei problemi.
Con grande senso di responsabilità, la minoranza (che ha stigmatizzato le assenze, e in particolare quella del presidente del Consiglio, il quale, secondo il consigliere Iaia, dovrebbe essere super partes) è rimasta in aula e, quindi, ha vanificato la mossa politica del gruppo Pd in fibrillazione. Sono stati concordati alcuni punti, quasi tutti di natura urbanistica, da trattare e approvare: vi sono state tutte votazioni all’unanimità. Approvata anche una variazione al regolamento per la gestione degli impianti sportivi comunali: ci si è resi conto che vi era un errore di battitura.
E ora? Il sindaco Aldo Maggi, relazionando su uno dei argomenti affrontati, ha espresso, indirettamente, qualche dubbio sul futuro della sua coalizione.
«Se l’Amministrazione terrà, rivisiteremo alcune inadeguatezze contenute negli strumenti urbanistici in vigore» ha dichiarato. Non c’è più, insomma, la certezza che lo animava sino a qualche tempo fa.
A martellare Maggi e la sua Amministrazione è in particolare Bruno D’Oria, che sovente, sui fogli locali, non perde occasione per stigmatizzare la coalizione che amministra Sava e per prevedere la sua “morte per consunzione”.
L’ingresso di Io Sud (3 consiglieri) in maggioranza, auspicato da tanti, sembra lontano: fra le parti non c’è intesa.
In questa situazione si continua ad andare avanti nella massima incertezza. Forse dimenticando, indipendentemente da chi ha ragione in questa contesa, che la gente è stanca dei litigi e ha delegato l’attuale maggioranza a risolvere i problemi che impediscono il decollo di Sava.