mercoledì 27 novembre 2024


15/04/2013 10:35:55 - Manduria - Calcio

Molti elementi in giornata storta e l’assenza di Cimarelli fra le cause della sconfitta

 
MANDURIA-MOLA 0-2
MANDURIA: Laghezza, De Icco, Carlucci; Nicoletti (s.t. 26’ Serio), Passiatore (s.t. 6’ Garibaldi), Rizzo; Riezzo, Cocciolo, Morello, Malagnino (s.t. 37’ Maiorino), De Pascalis. All.: Passariello.
MOLA: Petruzzelli, Pagnelli, Fumai; Lorusso, Mastrolonardo, Rizzi; Serri (p.t. 35’ Novembrino), Millan, Giacco, Zonno, De Florio (s.t. 24’ Frappampina). All.: Caricola.
ARBITRO: Mastrogiuseppe di Sulmona.
RETI: p.t. 8’ Serri; 38’ Novembrino.
MANDURIA – Vince il Mola, che continua la sua marcia verso il prestigioso obiettivo dei play off. Battuta d’arresto per il Manduria, che vede così definitivamente sfumare la possibilità di agganciare il Corato in chiave play out (4 punti di divario a 180 minuti dal termine).
La chiave della partita in due episodi che si verificano in 5 minuti. All’8’ l’arbitro concede una punizione molto dubbia agli ospiti. L’ex Leo Serri batte da oltre 20 metri e, pur da una posizione molto decentrata, sorprende Laghezza e porta in vantaggio la sua squadra. Al 13’, su un calcio di punizione di De Pascalis, la sfera spiove in area, un difensore barese la controlla col braccio, ma l’arbitro sorvola.
Il Manduria smarrisce idee e, in alcuni calciatori, anche la voglia di lottare. Gli ospiti conquistano il centrocampo e neutralizzano sul nascere ogni timido tentativo di reazione dei locali. Al 38’, su un’altra azione nata su calcio di punizione, Novembrino (subentrato all’infortunato Serri), approfitta di una marcatura tutt’altro che irresistibile e, di testa, firma il raddoppio.
Nella ripresa è il manduriano doc Giovanni Malagnino a suonare la carica, ma la pressione del Manduria non si concretizza. Il Mola controlla e tenta qualche pericolosa sortita in contropiede.
A fine gara tifosi ospiti in festa. Per il Manduria una grave battuta d’arresto. Fortunatamente sia Corato che Tricase sono incappate in altrettante sconfitte, ma ora occorre sperare anche che, in serie D, il Nardò si salvi.










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