Ad ufficializzare la scelta Mimmo Lariccia, che ha fatto un passo indietro
“La coalizione di centrosinistra di Manduria, forte dei risultati di buon governo ottenuti nelle altre amministrazioni locali, è unita e pronta per affrontare questa campagna elettorale con un grande progetto per la città di cui Maria Mrazia Cascarano saprà certamente fare un’ottima sintesi”.
Così il segretario cittadino dell’Udc di Manduria, Cosimo Lariccia, ufficializzando il suo passo indietro dalla candidatura a sindaco per sostenere la Cascarano, assieme agli altri partiti che compongono la coalizione.
“Ho sentito il peso della responsabilità che condivido con gli amici della coalizione”, prosegue Lariccia. “Noi dell’Udc non viviamo di personalismi e abbiamo ritenuto doveroso fare un passo indietro pur di mantenere viva e unita una coalizione forte e credibile che ha già successo in altre realtà. La nostra Manduria, reduce da decenni di malgoverni che si sono succeduti, merita l’impegno e lo spirito di sacrificio di tutti gli uomini e le donne responsabili. Crediamo di offrire una prospettiva vincente e fortunata alla città, con una coalizione ampia e per certi versi eterogenea, ma che rappresenta il meglio delle risorse che possiamo mettere a disposizione del bene comune. Una coalizione di persone per bene che possono segnare una svolta, garantendo anche la giusta stabilità amministrativa che non trova riscontro negli ultimi mandati. Una condizione necessaria per mettere in campo una programmazione seria di sviluppo e crescita del nostro territorio, all’insegna della partecipazione e trasparenza. Personalmente, sarò candidato come consigliere comunale e capolista dell’Udc. Il mio partito avrà certamente un ruolo attivo durante la campagna elettorale e la possibilità di dare il suo contributo responsabile all’interno del governo cittadino. Un governo che saprà raccontare l’ispirazione al cambiamento a cui siamo orientati: la nostra candidata sindaco Cascarano infatti, potrebbe essere il primo sindaco donna nella storia di Manduria. Un segnale che abbiamo voluto dare alla città –conclude Lariccia- perché Manduria oggi ha l’opportunità di scegliere per un cambiamento possibile”.
Ci si chiede, però, a questo punto chi e perché non ha voluto la celebrazione delle primarie. Se c’era tutta quest’armonia, perché perdere dieci giorni inutilmente?