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18/04/2013 09:50:27 - Provincia di Taranto - Cultura

Al TaTA’ lo spettacolo del coreografo Antonio Carallo

 
Un corpo “disabilitato” ma consapevole di esserci.
Fuori programma (ad ingresso gratuito), sabato 20 aprile, alle ore 21 al teatro TaTÀ, in via Grazia Deledda a Taranto, va in scena la nuova creazione del coreografo Antonio Carallo “Animal Skin (Let’s Play)” con Patricia Bateira, Antonio Carallo e Valentino Ligorio, consulenza artistica Katerina Bakatsaki, elaborazione sonora Filippo Bubbico, elaborazione video Patricia Bateira, disegno luci e cura tecnica Davide Arsenio e Valentino Ligorio, costumi Fiammo Benvignati e Lapi Lou, produzione Factory Compagnia Transadriatica, sostenuta dal Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del progetto “La Bottega delle voci” del programma Interreg Grecia-Italia 2007-2013. Info: 099.4707948 - 366.3473430.
“Animal Skin” è il tentativo di approfondire una ricerca che mira a espandere lo spazio della rappresentazione, facendo diventare la scena solo uno dei luoghi possibili dello spettacolo. È il tentativo di raccontare. Una sorta di “crono-biografia. Un viaggio nella mente e nel corpo di una figura che ha subito soprusi, prevaricazioni. Cosa possono produrre gli abusi dei poteri, cosa rimane indelebile, quali sono i segni riconducibili ad essi, quante tracce ci accompagneranno nel nostro percorso. Le ferite si rimarginano? Atmosfere sospese non inducibili a un corpo cosciente, una sorta d’ipnosi nei gesti, un corpo che sembra “disabitato” o abitato da altre entità non riconoscibili. E’ follia, è gioco? E’ cercare leggerezza nell’arduo compito del vivere? Sono sdoppiamenti della personalità? E’ un corpo trasversale o attraversato? E’ un ciclo che si richiude su se stesso o riapre ad altri cicli vitali dell’esistenza?
Lo spettacolo si fonda prevalentemente sulla centralità del lavoro fisico, sul corpo inteso come muscoli e carne, organi, pulsioni e viscere, dove l’essere umano viene messo a nudo per essere colto nella sua animalità più primordiale, ma nel contempo nella sua fragilità più disarmante. C’è una costante dinamica tra essenzialità formale ed impatto emotivo, l’umano nella sua fisicità si contrappone alla distanza creata dal mezzo tecnologico. La scommessa è quella di creare un contrappeso concettuale che sveli la costruzione teatrale della rappresentazione drammatica.
Antonio Carallo si è formato come danzatore in Germania, alla Folkwang Hochschule di Essen, dove ha studiato sotto la direzione di Hans Zullig, Pina Bausch, Jean Cebron, Malou Airaudo, Dominique Merci, Alfredo Corvino e molti altri. È stato membro del Wuppertaler Tanztheater diretto da Pina Bausch. Ha lavorato con vari registi e coreografi di fama internazionale come Jérôme Bel, Alain Platel, Marius von Mayenburg, Raffaella Giordano, Pippo Delbono e Amos Gitai. E’ stato direttore artistico del festival di arti performative “Sguardi Insoliti” ai Cantieri della Zisa a Palermo. Oltre a svolgere attività didattica, allestisce e cura seminari di danza contemporanea in tutta Europa. Dal 2011 è coordinatore e tutor del progetto GD’A Puglia (Premio giovane danza d’autore).










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