Per il giovane francesino Dramè il rischio della risoluzione del contratto
Rapina impropria e lesioni personali: si conclude nel peggiore dei modi la serata per Ousmane Dramè, 21enne calciatore del Lecce, denunciato ieri sera da una prostituta nei pressi di piazzale Rudiae.
Qui l’esterno offensivo giallorosso, il cui cartellino è di proprietà del Padova, è arrivato in sella a una bicicletta. Avrebbe avvicinato una prostituta e, spiegando di non avere soldi con sé, avrebbe chiesto di poter pagare la prestazione con il proprio cellulare. Poco dopo, però, il calciatore si sarebbe impossessato della borsetta della donna - che conteneva, tra le altre cose, anche il suo cellulare - e ha cominciato a scappare.
La scena è stata notata da un transessuale, che si è messo all’inseguimento di Dramè: l’ha raggiunto, a costo però di diversi graffi e contusioni, visto che il giocatore gli avrebbe fatto lo sgambetto una volta che era stato raggiunto.
Nel frattempo, sul posto sono giunte le volanti della Polizia, che hanno provveduto a ricostruire l’accaduto e a denunciare il giovane.
La reazione della società. «Se i fatti dovessero essere confermati, l’U.S. Lecce esprime la propria più ferma indignazione per quanto accaduto e annuncia l’esclusione del suddetto giocatore da tutte le attività della squadra, riservandosi di richiedere la risoluzione del contratto con procedura d’urgenza».
La società di via Templari, attraverso una nota affidata al proprio addetto stampa, replica alla vicenda di cronaca che vedrebbe coinvolto Dramè.
«La stessa società - prosegue la nota - valuterà, inoltre, la possibilità di intraprendere un’azione di risarcimento danni a tutela della propria immagine».