Ma il rappresentante dell’Udc resta però in giunta
Il sindaco Aldo Maggi ha ritirato le deleghe alla Pubblica Istruzione e alle Problematiche Giovanili dell’assessore Doriano Colao, che però resta in giunta. Questa decisione pare sia maturata all’indomani dell’ultima seduta del Consiglio Comunale. In quella circostanza, il consigliere dell’Udc, Vito Sammarco, è risultato assente. Al pari, ad onor del vero, di tre consiglieri del Pd, nonché di alcuni assessori del Pd e del presidente del Consiglio Comunale, anch’egli del Pd.
L’assessore Colao, invece, è stato presente, anche se per poco tempo.
Non si capisce, pertanto, cosa ci sia esattamente alla base di questa decisione, non concordata, riteniamo, con il partito di appartenenza dell’assessore. Le ipotesi più accreditate, allo stato attuale, sembrano due: o il sindaco non era soddisfatto dell’impegno dell’ex assessore Colao, oppure il ritiro della delega può essere ricondotto a frizioni esistenti fra il sindaco e l’Udc.
In un caso o nell’altro, per Maggi c’è una nuova patata bollente. Con Io Sud che non sembra convinta ad entrare a far parte della coalizione (anche perché sulla richiesta di due assessori c’è stata una chiusura radicale del resto della maggioranza) e con i problemi esistenti all’interno del Pd, il futuro delll’Amministrazione è sempre più precario.
In attesa della nuova seduta del Consiglio (convocata per mercoledì della prossima settimana) e in attesa di un chiarimento all’interno del Pd, ad intervenire è l’assessore Ivano Decataldo, anch’egli esponente del Pd, di cui è anche il segretario locale.
«Mi ha molto meravigliato l’atteggiamento dei quattro consiglieri comunali assenti nell’ultima seduta del Consiglio Comunale» afferma Ivano Decataldo. «Prima della seduta, infatti, vi fu una riunione della maggioranza e nessuno preannunciò questa assenza. Non solo. Un consigliere che non intende o non può partecipare alla riunione del Consiglio Comunale (indipendentemente se alla base della scelta di disertare i lavori vi siano motivazioni più o meno valide) ha il dovere di informare il capogruppo. Invece al capogruppo del Pd nessuno ha comunicato nulla. Il loro, insomma, non è stato un comportamento … esemplare».