Dopo la buona prestazione della partita contro il San Severo, nel Manduria c’è fiducia ma, allo stesso, timore per un clamoroso “biscotto”
Ad appena 6 minuti dal triplice fischio, al Manduria sfugge un prezioso risultato di parità, che avrebbe blindato la partecipazione ai play out dei biancoverdi.
«Abbiamo dato l’anima, rendendo difficile la vita al San Severo, pur avendo messo in campo una formazione giovanissima» è stato il commento a fine partita di mister Antonio Giunta. «Nella formazione iniziale vi erano quattro juniores, che, dopo l’infortunio di De Pascalis (al 28’ del primo tempo), sono diventati cinque. Nonostante ciò, la squadra ha tenuto testa alla capolista San Severo, che ha realizzato due reti su azioni di calcio da fermo».
Trascinata da un ottimo Malagnino (ieri schierato da esterno basso, ma che ha garantito una costante propulsione sulla sua corsia esterna), il Manduria, in cui ha sorpreso positivamente anche lo juniores Chirico (schierato da difensore centrale), avrebbe meritato almeno il pareggio. Risultato che sembrava alla portata dei biancoverdi a maggior ragione quando, a partire dal 12’ della ripresa, il San Severo è rimasto in 10 per l’espulsione di Russi per doppia ammonizione.
Sotto di una rete al 21’ (colpo di testa di Galetti), il Manduria è riuscito a riportarsi in parità grazie al rigore trasformato da Cocciolo e procurato da Corvaglia, mandato in campo un minuto prima (questo ragazzo, manduriano doc, crediamo possa ritornare utile in quest’ultimo scorcio di stagione).
Poi, al 39’, è arrivato il patatrac su un’azione di calcio d’angolo: Iannicelli ha avuto la libertà di spiccare il volo, pressoché indisturbato, di colpire di testa.
Essendo stati sconfitti sia il Corato (che precede il Manduria), che il Tricase (che segue il Manduria), questo stop non dovrebbe compromettere le possibilità dei biancoverdi di giocarsi la salvezza nella gara secca dei play out proprio a Corato.
Ma domani (quando si giocherà l’ultima gara di campionato), il calendario mette di fronte proprio Tricase e Corato. I baresi avrebbero ovvero la possibilità di scegliersi l’avversario dei play out. Ma, per farlo, non solo dovrebbero deliberatamente scegliere di perdere, ma dovrebbero farlo con uno scarto di almeno 11 gol, per consentire, ovvero, al Tricase di avere una migliore differenza reti rispetto al Manduria. Sempre nell’ipotesi che i biancoverdi siano sconfitti sul neutro di Bari, dalla vice capolista Libertas Molfetta.
Un “biscotto” molto temuto dal Manduria, che sarebbe però uno schiaffo all’etica sportiva. La Figc vigilerà?