mercoledì 27 novembre 2024


03/05/2013 09:10:36 - Provincia di Taranto - Politica

«Nell’ospedale Moscati il personale del reparto di Oncologia, e non solo, ogni giorno fa autentici miracoli per assistere, con dedizione e competenza, i pazienti affetti da patologie tumorali»

 
«Sono d’accordo con Michele Riondino quando afferma, a latere della importante manifestazione dell’altro ieri, che bisogna chiedere per Taranto un centro di eccellenza per le cure oncologiche, solo che io lo vado ripetendo, in beata solitudine, da oltre due anni.
Ma Michele Riondino non sa, forse, che Taranto dispone già di questo centro di eccellenza, ovvero l’ospedale Moscati, dove il personale del reparto di Oncologia, e non solo, ogni giorno fa autentici miracoli per assistere, con dedizione e competenza, i pazienti affetti da patologie tumorali.
Da tempo vado dicendo che, aspettando il chimerico megaospedale promessoci da Vendola, è indispensabile completare e potenziare da subito le capacità sanitarie dello Ospedale Moscati, perché l’emergenza sanitaria a Taranto è ora, e non tra dieci anni quando, nel migliore dei casi, potrebbe forse essere operativo il nuovo nosocomio, San Raffaele o San Cataldo che sia.
Basterebbero pochi milioni di euro per “allargare” la piastra dell’ospedale Nord “San Giuseppe Moscati” andando a costruire nuovi padiglioni in cui realizzare quei reparti che attualmente mancano per completare il polo oncologico già esistente, ovvero la chirurgia toracica, la pneumologia e la chirurgia plastica. Si potrebbe, inoltre, stipulare una convenzione con una struttura di eccellenza nazionale affinché – se necessario – i nostri medici possano essere opportunamente coadiuvati, sia direttamente qui a Taranto che presso altre strutture. Questo intervento potrebbe essere operativo in un anno o due.
Poi, quando forse sarà realizzato il nuovo ospedale “generalista”, allora il Moscati potrà continuare a rivestire il ruolo di centro oncologico di eccellenza di rilievo nazionale.
E invece rumors che circolano sempre più insistenti negli ambienti sanitari tarantini, affermano che a Bari starebbero pensando addirittura di depotenziare l’ospedale Moscati declassandone le strutture complesse e aggregandole a quelle omologhe del SS Annunziata; in pratica al Moscati non ci sarebbero più i Primari, ma semplici responsabili “facenti funzioni” che potrebbero essere persino medici del SS Annunziata.
E così il reparto di cardiologia del Moscati, uno dei sette pugliesi a possedere la Certificazione di qualità conferita da esperti esterni, sarebbe di fatto accorpato al reparto di cardiologia del SS Annunziata che invece non è certificato…
E senza un reparto di cardiologia e uno di rianimazione pienamente efficienti nello stesso nosocomio, un reparto di oncologia non può lavorare serenamente in quanto non possono essere fronteggiati gli eventuali malori dei pazienti sottoposti alle “pesanti” terapie oncologiche.
È uno dei tanti assurdi politici che a Bari stanno perpetrando da anni, con la tacita complicità degli assessori regionali tarantini, ai danni della Sanità jonica, con la chiusura di nosocomi e reparti ospedalieri, un’azione blandita dalla promessa di un faraonico ospedale».
 
 Arnaldo Sala
Consigliere regionale PdL










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