Morgante: «Nella nostra coalizione un mix fra l’esuberanza e l’entusiasmo dei giovani e l’esperienza di coloro che hanno avuto altre esperienze»
«Nell’altra tornata elettorale, quella di febbraio, il centrosinistra era convinto che della nostra coalizione fosse rimasto un cumulo di macerie. Io, venendo proprio a Manduria, sostenevo, invece, che il centrodestra fosse vivo e il risultato delle Politiche ne è stata la riprova. Siamo riusciti a far scrollare di dosso alla sinistra un po’ di presunzione…».
L’ex ministro Raffaele Fitto ha partecipato, l’altro ieri sera, alla presentazione alla città del candidato a sindaco del centrodestra, Luigi Morgante. Con Fitto, anche l’europarlamentare Baldassarre, l’on. Chiarelli, i consiglieri regionali Sala e Lospinuso e il coordinatore provinciale del PdL Montanaro.
«A febbraio abbiamo centrato entrambi gli obiettivi: la percentuale del PdL in Puglia è stata la più alta in Italia; abbiamo poi dimostrato che chi governa in Puglia è ormai sostenuto da una minoranza» ha proseguito Fitto di fronte ad una folta platea di gente che ha stipato tutti i posti del cinema Ideal. «Un risultato straordinario, tanto da costringere il centrosinistra ad abbracciare proprio chi, sino a tre mesi fa, insultava. Se proprio lo volete sapere, io non sono contento di essere al governo col Pd. Ma il momento è delicato e serviva un atto di responsabilità. Ora occorre confermare quei risultati anche alle Amministrative. Vorrei ritornare qui a Manduria per festeggiare la vittoria di Morgante già al primo turno. Mi auguro, poi, che anche i rappresentanti che governano la nostra regione vengano a Manduria per parlare ai cittadini della politica sulla sanità e delle scelte operate per depotenziare il “Giannuzzi”, dell’imposizione dello scarico a mare dei reflui del depuratore e del livello delle tasse regionali, che sono le più alte in Italia».
Prima dell’on. Fitto ha preso la parola il candidato a sindaco Luigi Morgante.
«La città è in uno stato comatoso e non certamente per responsabilità attribuibili al centrodestra, che dal 1994 ad oggi ha amministrato solo per 4 anni: due anni con l’Amministrazione Calò e due con l’Amministrazione Tommasino» ha ricordato Morgante. «Poi Manduria ha avuto sempre e solo Amministrazioni di centrosinistra, cui tocca recitare il mea culpa. Noi ci presentiamo alla città con una coalizione ampiamente rinnovata: degli 11 consiglieri uscenti del PdL, solo 3 si ricandidano. Abbiamo fatto un mix fra l’esuberanza e l’entusiasmo dei giovani e l’esperienza di coloro che hanno avuto altre esperienze. I nostri avversari? La coalizione di centrosinistra è il replay della formula già sperimentata, con risultati fallimentari alla Regione. C’è poi l’altra coalizione, quella cosiddetta di centro, che io definisco degli “ospedalieri”, che propongono la favola dell’assoluta novità: vi sono diversi consiglieri comunali uscenti e il candidato a sindaco è stato a lungo segretario dei Ds e del Pd».
Il candidato a sindaco del Pdl ha poi rivolto un saluto al primo cittadino uscente, Paolo Tommasino (presente fra il pubblico), ha ricordato la figura di Pietro Franzoso e ha espresso la solidarietà ad Alessandro Mariggiò, candidato del suo partito, bersaglio degli attacchi di altre liste (“E’ stato corteggiato da tutti gli altri candidati a sindaco e ora che ha scelto noi sostengono che sia incandidabile…”).
«Facciamo in modo» ha concluso Morgante «che per i nostri figli andar via da Manduria sia eventualmente una scelta e non un obbligo di fronte all’assenza di alternative».
Alla presenza di tutti i candidati delle quattro liste, nonché del coordinatore del PdL per la campagna elettorale delle Comunali 2013, Graziano Massari, Luigi Morgante si è poi soffermato sulle dieci priorità per Manduria: le opere primarie; la qualità del turismo; la zona industriale e l’artigianato; un cimitero più decoroso; un’Amministrazione più moderna; la sicurezza e la videosorveglianza; incentivare lo sport; il sostegno alle associazioni, ai quartieri e al mondo cattolico; rilanciare la Fiera e il Primitivo; la difesa del territorio.