domenica 22 dicembre 2024


15/05/2013 08:09:42 - Manduria - Cultura

E’ venuta alla luce una tomba messapica, risalente al terzo-quarto secolo avanti Cristo, di particolare pregio. Ritrovate ben 24 anforette

 
Rinvenimento archeologico di straordinaria importanza ieri sera in via Fonte Pliniano, nei pressi della chiesetta dell’Annunziata, a Manduria.
Grazie agli scavi dell’azienda specializzata di Gregorio Tarentini, è venuta alla luce una tomba messapica, risalente al terzo-quarto secolo avanti Cristo, di particolare pregio: potrebbe essere una tomba a semicamera.
Ricchissimo il corredo funerario che il direttore di cantiere, l’archeologo Gianfranco Dimitri (direttore dello studio di consulenza Damatra), e gli operai di Gregorio Tarentini hanno portato alla luce: ben 24 anforette, delle coppette, una trozzella, un ascos e degli unguentari, tutti ottimamente conservati. Si tratta di una tomba intonacata e dipinta a fasce rosse e blu. E’ molto probabile, quindi, che possa essere stata utilizzata per tumulare i corpi di personaggi di rilievo della comunità messapica.
La tomba conteneva anche i resti di due persone adulte. Il ritrovamento di un “tintinnapolum” (un maialino che con appeso al collo un campanellino), lascia ipotizzare che in questa tomba sia stato seppellito anche un bambino.
I lavori di scavi sono proseguiti sino alla tardissima serata di ieri. Non potendo interromperli per il rischio concreto che la tomba potesse poi essere “visitata” notte tempo dai tombaroli, l’azienda di Gregorio Tarentini si è dotata di un gruppo elettrogeno e di varie lampade per completare l’intervento, la cui direzione scientifica è affidata alla Soprintendenza Archeologica, diretta dal dott. Arcangelo Alessio.
Lavori che si sono resi necessari per consentire ad una famiglia di effettuare degli scavi per allacciarsi alla rete idrica e alla fogna. Si tratta di un’area non molto distante dal parco archeologico, che ricade nel circuito urbano moderno, il cui sottosuolo è dunque ricchissimo di testimonianza della civiltà messapica. In questa stessa area, la scorsa estate, furono rinvenuti i resti di una piccola necropoli e di una zona lavorativa, nonchè le fondazioni murarie di grandi edifici in pietra.
Mentre il sottosuolo di Manduria continua a donare reperti di grande interesse archeologico, il parco della civiltà messapica è in perenne attesa dell’affidamento in gestione. Ma era proprio necessario che il Comune, un paio di anni fa circa, revocasse il rapporto, sino ad allora proficuo, con l’azienda di Gregorio Tarentini?











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