Le proposte su disabili, anziani, donne, indigenti e cultura
Una visione inclusiva, che considera società e sociale come elementi intrecciati di un’unica direzione di crescita per la comunità. Si fonda su questo presupposto l’apporto qualificante dato dalla lista Città per Tutti al programma amministrativo della coalizione che sostiene la candidatura di Tullio Mancino a sindaco di Manduria. I punti in questione sono stati illustrati al pubblico il 15 maggio, nella sede elettorale di piazza Commestibili, alla presenza di Mancino stesso.
«Abbiamo voluto entrare in politica dalla porta principale, senza supplicare nulla al politicante di turno», ha tenuto a precisare Salvatore Sgura, ispiratore (ma non candidato) di Città per Tutti. «Vogliamo proporre e pretendere in Consiglio Comunale, in prima persona, ciò che consideriamo indispensabile fare per la nostra città. Nella nostra lista ci sono giovani e meno giovani, rappresentanti di categorie di varie disabilità, che vivono realtà difficili e a cui finora non è stata data risposta. Ci sono casalinghe, dipendenti di aziende private e pubbliche, artisti e studenti: persone competenti, per esperienza di vita oltre che per titoli, che hanno in comune energie, intelligenze e sensibilità pronte a trasformarsi in provvedimenti per la città e per i cittadini. Tutti, nessuno escluso. E in Mancino abbiamo trovato non solo la disponibilità all’ascolto, ma anche la ferma volontà all’azione».
Dare cittadinanza alla disabilità, per non perseverare in una cittadinanza disabile è uno degli obiettivi di Città per Tutti, argomentato dalla capolista Maria Tripaldi in più punti. «Creeremo sportelli informativi per le persone svantaggiate, che hanno bisogno di uffici accessibili sia a livello strutturale sia di informazione. Ci batteremo per l’adeguamento dei siti internet istituzionali, al fine di poter acquisire e presentare documentazione da casa. Lavoreremo per il censimento e il progressivo abbattimento di tutte le barriere architettoniche della città e delle marine; l’adeguamento con pedana mobile dei mezzi di trasporto pubblico; l’incremento del personale assistenziale nelle scuole; la fruizione della piscina comunale e la pratica di attività sportive da parte dei disabili; l’istituzione di corsi gratuiti di LIS nella prospettiva futura di avere traduttori LIS negli enti pubblici e nelle scuole. Adotteremo misure incentivanti della Legge 68/99 per l’assunzione di persone disabili, affinché queste possano essere soggetti produttivi e non un costo per la società. Presenteremo progetti adeguati per l’intercettazione di finanziamenti europei, nazionali e regionali di scopo, collaborando a tal fine anche con il CSV provinciale».
Di politiche per gli anziani ha invece parlato la candidata Mimma Arabo. «Manduria ha un alto numero di persone anziane, che è utile considerare risorse. La nostra Amministrazione coinvolgerà gli anziani in progetti di ordine e vigilanza e di servizio pubblico. Incentiverà il dialogo anziani-giovani, finalizzato anche al recupero di antichi mestieri. Ciò potrà essere finanziato dai milioni di euro ancora disponibili per le politiche sociali nell’Ambito Territoriale n. 7. Bisognerà non perdere questi fondi e approntare un programma serio, che faccia ricadere sulla collettività manduriana i benefici di questa disponibilità in tempi brevi».
«Il programma della coalizione per Tullio Mancino sindaco - ha successivamente sottolineato la candidata Alba Mazzarella -, tra quelli delle otto coalizioni in campo, è l’unico a contenere strategie e azioni per far entrare le donne a pieno titolo nel contesto socio-economico della città, per sostenerle, riconoscere il loro prezioso contributo nella vita sociale e restituire loro tempo, per seguire la proprie aspirazioni personali». Tanti i punti programmatici sul tema. «L’attivazione e l’implementazione dei servizi socio-educativi-assistenziali; la promozione dell’informazione per la creazione di impresa al femminile; la promozione degli incentivi alle aziende che attueranno politiche di welfare a favore delle donne lavoratrici; l’istituzione della Banca del Tempo, in un ottica di scambio gratuito e solidale di tempi e competenze; la redazioen del Bilancio di Genere, per monitorare l’effettiva ricaduta dell’attivita amministrativa comunale su tutti e tutte, senza distinzioni di genere; la riorganizzazione degli spazi e dei tempi dei servizi alla cittadinanza per semplificare la vita dei cittadini e restituire loro tempo».
Della candidata Gloria Dinoi l’esposizione delle proposte relative agli indigenti. «Nel nostro territorio sono tante le famiglie che lottano ogni giorno contro questa situazione disagiata, preferendo rimanere nel silenzio della loro casa o chiedendo aiuto ai sacerdoti. La realizzazione di cooperative sociali a cui affidare i lavori di pubblica utilità (decoro urbano, manutenzione verde pubblico, pulizie, raccolta differenziata porta a porta, servizi cimiteriali) è la proposta di Città per Tutti per restituire a queste persone la dignità del lavoro».
Accorato il discorso della candidata Lucia Perrucci sulle politiche culturali. «La parola “cultura” deriva da “coltivare”, e il manduriano, che da generazioni lavora con dedizione la terra, sa benissimo quello che si intende dire: seminare, far germogliare, raccogliere. È così che cultura diventa sinonimo di rinascita, ed è per questo che bisogna rendere il cittadino consapevole di tutte le potenzialità del territorio, per far sì che proprio le stesse possano esser trasformate in realtà di fatto. Nelle nostre intenzioni, gli eventi e le iniziative di cultura e spettacolo saranno per la maggior parte programmate a inizio anno anche su base economica, con eventuale accantonamento di fondi per progetti non preventivabili. Alla programmazione culturale saranno chiamate a concorrere associazioni di promozione sociale e culturale, artisti, operatori dello spettacolo, operatori della comunicazione, operatori della cultura in genere e del turismo culturale, compresi i gestori di mostre, musei e parchi tematici. Sosterremo iniziative in grado di attrarre flussi di visitatori, qualificare l’offerta territoriale e serializzare negli anni gli appuntamenti».