venerdì 22 novembre 2024


01/06/2013 08:56:44 - Manduria - Politica

Il voto ad Uggiano Montefusco: il più suffragato è stato Leonardo Notarnicola

 
La riflessione post-voto dei vari schieramenti politici nonha prodotto, sinora, alcun apparentamento ufficiale. A poche ore dal termine ultimo della comunicazione di un’eventuale intesa fra i candidati a sindaco che si contenderanno lo scranno di primo cittadino il 9 giugno (Morgante per il centrodestra e Massafra per la coalizione civica “Impegno Comune”), si studiano le varie possibilità in una situazione davvero anomala: un frazionamento così radicale dei voti che non ha consentito a nessuno degli aspiranti sindaci di raggiungere neppure il 28%.
Il divario fra Morgante e Massafra è risibile: l’1,4%. La sfida del ballottaggio parte, quindi, realmente alla pari. Sulla carta Massafra, che ha militato, sino a qualche anno fa, nel centrosinistra, dovrebbe poter acquisire il consenso di gran parte dell’elettorato delle liste che sono state escluse dal secondo turno elettorale, quasi tutte di sinistra. Ma ci sono delle ruggini di tipo personale fra qualche esponente della coalizione di Massafra e qualche esponente del Pd che inducono a non dare nulla per scontato.
Per Morgante, indipendentemente dalle posizioni politiche che sono differenti, tifano invece gli attivisti di “Manduria Migliore”: il loro candidato a sindaco sarà eletto consigliere comunale, infatti, unicamente se al ballottaggio la spunterà il rappresentante del centrodestra.
Le altre liste, poi, crediamo che resteranno … alla finestra. A partire dalla coalizione di Tullio Mancino, quarto per numero di voti fra i candidati a sindaco, ma con le due liste a suo sostegno che hanno ricevuto una consistente fetta in meno di consensi (ben 610, ovvero quasi il 40%). Voto disgiunto che condanna Mancino a restare fuori dal prossimo Consiglio Comunale.
E’ facile prevedere che il 9 giugno il flusso dei votanti crollerà di circa il 20%, poiché gli elettori non saranno più “tallonati” da 441 candidati alla carica di consigliere. Solo all’apertura delle schede si capirà chi dei due contendenti sarà stato maggiormente penalizzato dall’aumento dell’astensionismo in un braccio di ferro che si preannuncia equilibrato ed imprevedibile.
In attesa che, entro domani, i due antagonisti decidano se apparentarsi o meno, qualche altra curiosità dallo sfoglio di lunedì sera. Nella frazione di Uggiano Montefusco, il primo schieramento è stato il centrosinistra, con 335 voti, pari al 30,56%. La seconda coalizione per numero di voti è stata quella di “Impegno Comune”, con 326 voti, pari al 29,74%. Sul gradino più basso del podio il centrodestra, con 319 voti, pari al 29,1%. Abissale il distacco con tutti gli altri concorrenti: la coalizione che candidava Tullio Mancino ha ottenuto solo 38 voti.
La lista più suffragata è stata quella del Pd, con 232 voti, pari al 21,16%. Seguono il Movimento Schittulli con 181 voti, pari al 16,5% e “Proposta per Manduria” con 110 voti, pari al 10%.
Per quel che riguarda, infine, le preferenze, il più votato è stato Leonardo Notarnicola del Pd, con 126 voti. A ruota Nicola Becci, del Movimento Schittulli, con 111 preferenze personali. Più staccati gli altri: 57 preferenze per Marcello Venere, 49 per Nicola Muscogiuri, 47 per Mauro Baldari, 29 per Maria Giuliano e 21 per Nicola Dimonopoli.










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