La posizione del Pd, che non lesina critiche ai due schieramenti che si contendono lo scranno del sindaco
Nessun apparentamento. Luigi Morgante, candidato a sindaco del centrodestra, e Roberto Massafra, candidato a sindaco del movimento civico “Impegno Comune”, hanno ritenuto di proseguire il proprio cammino con lo schieramento originario. Probabilmente convinti che l’apparentamento viene stretto solo sulla carta, senza, ovvero, che vi sia alcuna certezza del riversamento dei voti ottenuto dai nuovi alleati nel primo turno. Non solo. Apparentandosi, il nuovo componente dello schieramento concorrerà alla spartizione dei seggi che spetteranno alla coalizione che vincerà. In tal modo penalizzando liste e candidati a consiglieri che si sono impegnati o per Morgante o per Massafra nella campagna elettorale del primo turno.
Ma crediamo che alla base di questa scelta vi sia anche la coerenza di chi dovrebbe ora salire sul palco con rappresentanti di partiti che, sino ad appena una settimana fa, ha criticato pubblicamente.
Resta fuori dalla contesa, quindi, il Pd, che, però, illustra questa posizione lanciando velenose critiche all’indirizzo dei due contendenti.
«Il Partito Democratico di Manduria, nel ringraziare le elettrici e gli elettori per il consenso dato alla candidata sindaco della coalizione dì centro sinistra Maria Grazia Cascarano, comunica che, in occasione del ballottaggio del 9 e 10 giugno prossimi, non procederà ad alcun apparentamento con nessuna delle due coalizioni in lizza» si legge in una nota del partito. «In effetti, la prima rappresenta la destra storica, nei confronti della quale il PD si è sempre opposto alle idee e agli uomini che tali idee rappresentavano.
L’altra coalizione è la sintesi di un qualunquismo di destra, becero e infruttuoso, che vede, sia nelle idee che negli uomini che la rappresentano, l’unione di soggetti che da sempre hanno militato nel centro destra.
Pertanto, nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori di centro sinistra, il PD di Manduria prende le distanze dai due soggetti che si contenderanno il ruolo di sindaco e assicura, sin da ora, una forte opposizione in Consiglio Comunale.
Non possiamo assolutamente assecondare alcuna proposta che viene da destra, così come non possiamo assecondare chi, in modo qualunquistico, ha fatto degli attacchi personali l’unico argomento da presentare in campagna elettorale.
La nostra proposta di governo della città era e resta l’unica ricca nei contenuti e pulita nelle persone che avrebbero dovuto attuarla.
Sicuramente ciò che sarà non rappresenterà la nuova e buona politica, ma solo una rivisitazione di quella politica che ha portato Manduria, nel giro di tre anni, ai livelli in cui si trova ora, facendole rischiare l’infamante etichetta di città mafiosa.
Non possiamo identificarci in nessuno dei due candidati».