venerdì 22 novembre 2024


05/06/2013 10:51:32 - Manduria - Politica

Tullio Mancino: «Siamo fuori dal Consiglio Comunale a causa di una legge elettorale che mostra tutti i suoi limiti, non portando a Palazzo di Città il quarto candidato sindaco più suffragato ed eleggendo, invece, consiglieri con poche decine di preferenze»

 
Da “Giovani per Manduria” nessun apparentamento e nessuna indicazione di voto in vista del ballottaggio di domenica prossima.
Una dopo l’altra, tutte le liste che non sono arrivate al secondo turno vanno assumendo una posizione di equidistanza rispetto alle coalizioni dei due candidati a sindaco ancora in corsa nelle Comunali di Manduria: Luigi Morgante e il centrodestra da una parte, Roberto Massafra e lo schieramento civico “Impegno Comune” dall’altra.
Giovani per Manduria non si apparenta, dunque, con nessuna delle due coalizioni, lasciando liberi i propri elettori di scegliere.
«Esprimiamo questa posizione» conferma Tullio Mancino, «d’intesa con la lista “Città per Tutti”, con la quale abbiamo affrontato la campagna elettorale. Siamo fuori dal Consiglio Comunale a causa di una legge elettorale che mostra tutti i suoi limiti, non portando a Palazzo di Città il quarto candidato sindaco più suffragato ed eleggendo, invece, consiglieri con poche decine di preferenze. I 1.650 voti che portano il mio nome sono stati dati, in realtà, a un progetto vero di cambiamento, che continueremo a perseguire all’interno della società civile, moltiplicando le forze e le competenze. Con ciò non nego che i 644 voti che ho personalmente ricevuto in più rispetto alle liste che mi sostenevano siano da accogliere come un segnale importante di stima e fiducia nei miei confronti, che mi incita ad andare avanti con maggiore forza e determinazione. Per questi motivi, la settimana prossima organizzeremo una festa di piazza, con musica ed enogastronomia, per celebrare l’inizio di una nuova stagione di partecipazione democratica».
Tornando al piano più squisitamente politico, nessuna indicazione di voto viene espressa dalle due liste che hanno sostenuto Mancino in vista del ballottaggio.
«Ci sentiamo alternativi sia a Morgante sia a Massafra» conclude Tullio Mancino, «e per questo lasciamo decidere ai nostri elettori che cosa fare il 9 e il 10 giugno».










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