Il candidato a sindaco del centro sinistra: «Non ci sentiamo rappresentati né dalla destra, né dall’altra coalizione di … destra»
Quella di Maria Grazia Cascarano, candidato a sindaco del centrosinistra, non è una vera e propria indicazione di voto per gli elettori del Pd.
«Per quel che mi riguarda, lascio ai nostri elettori la possibilità di scegliere» afferma la Cascarano. «Io non mi sento di sostenere né la coalizione di destra di Morgante, né l’altra coalizione di …destra di Massafra. Anche in questa, infatti, abbondano i consiglieri comunali che facevano parte integrante dell’Amministrazione guidata da Paolo Tommasino. Lasciamo alla città il compito, non facile, di scegliere da chi farsi guidare».
Cascarano ammette di essere stata contattata da entrambi i contendenti.
«Morgante mi ha chiamato martedì della scorsa settimana. Chiaramente non vi erano i presupposti per avviare alcun tipo di dialogo politico. Roberto Massafra ha chiamato alcuni esponenti del Pd solo l’altro ieri. Ha prima fatto trascorrere i termini per la sottoscrizione degli apparentamenti e poi si è ricordato del Pd. Mi chiedo quale senso dare a questa telefonata? A noi non va bene alcun tipo di accordo sottobanco…».
Il ruolo del Pd in Consiglio Comunale quale sarà?
«Valuteremo uno per uno tutti i provvedimenti che saranno portati all’attenzione del consesso elettivo» afferma Maria Grazia Cascarano. «Non esiteremo a votare quei provvedimenti che riterremo di reale utilità per la città e che non rispondono a interessi personali di qualche amministratore. La nostra sarà insomma una opposizione costruttiva, che guarderà solo all’interesse della città».
Con Cascarano si analizza il risultato del Pd.
«Non abbiamo difficoltà a fare autocritica per quegli errori che saranno stati commessi. Voglio però chiarire alcuni passaggi fondamentali. Già nel 2010 il Pd non contò sull’appoggio del gruppo vicino all’ex sindaco Pecoraro. Nel 2013 ha perso anche il sostegno di molti altri attivisti. Il risultato non poteva essere migliore, se si tien conto che abbiamo presentato una lista di giovani, quasi tutti alla prima esperienza. Abbiamo provato a riallacciare un dialogo con molti degli ex Pd, ma c’è stata chiusa sempre la porta in faccia».