La loro replica: “Grillo sbaglia sull’Ilva”
Per l’Ilva o per soldi. Vincenza Labriola e Alessandro Furnari “ex” deputati del MoVimento Cinque Stelle, ora iscritti al gruppo misto della Camera, continuano ad essere subissati di insulti. Loro si difendono spiegando le motivazioni della scelta con “una certa idea di Taranto” che contrasta con quella del leader, ma la base non ci crede. “Lo fanno per soldi”. “I militanti cinquestelle ti aspettano a Taranto per una festa. Viva la diaria!”.
A Taranto, proprio dove i 5 Stelle hanno organizzato per questa sera alle 18 un incontro pubblico dei deputati grilli - forse con la partecipazione del leader - per illustrare a tutta la popolazione i progetti per l'Ilva. “La chiusura dell’area a caldo, il reimpiego di parte dei lavoratori nella bonifica e la garanzia del reddito di cittadinanza per tutti gli altri”: questa la sintesi delle proposte per risolvere la complicata questione ambientale e occupazionale.
Su Facebook, Labriola e Furnari indicano nel “sogno spezzato” da Grillo la ragione della loro scelta, cui si aggiunge il caso del siderurgico. “Tra le cause di questa scelta meditata a lungo e, comunque, dolorosa, c'è una questione di cuore: l’Ilva, i suoi drammi e il coinvolgimento della nostra Taranto a cui il MoVimento ha voltato le spalle”, si legge sulla loro bacheca presa d’assalto dai nemici dei “traditori”. “Nei giorni scorsi - proseguono - ci sono state delle affermazioni pubbliche di Beppe Grillo, relativamente all'Ilva, che ci trovano in totale disaccordo. Riteniamo doveroso prenderne le distanze e creare le condizioni per poter lavorare liberi e sereni per il bene della nostra Città e del Paese tutto”.
IL CASO ILVA – “Noi siamo per la chiusura dell’area a caldo - si legge oggi nel comunicato su Facebook dei due dissidenti - per la tutela della salute e per la tutela dei lavoratori. Noi siamo dalla parte dei cittadini di Taranto che vogliono respirare aria pulita e che chiedono che venga rispettato il loro diritto alla salute e che urlano a gran voce la richiesta di abrogazione del decreto “Salva Ilva”. Ciò che voglia il M5S per l'Ilva di Taranto ancora ad oggi non si è capito, forse perché a distanza di quasi quattro anni dalla nascita del M5S ancora non esiste una posizione ufficiale sul problema Ilva. Nei giorni scorsi Beppe Grillo ha dichiarato che "vuole i dazi doganali per contrastare la concorrenza della produzione di acciaio.
“Fino ad oggi - proseguono - nessun parlamentare del M5S ha avuto il coraggio di opporsi pubblicamente a questa posizione di Beppe Grillo. Alla manifestazione di Aprile, che c'è stata a Taranto, c'erano solamente quattro parlamentari del M5S, nonostante i nostro accorati appelli alla partecipazione, rivolti all'assemblea. Ad aggravare il nostro malessere, in questi mesi ci sono state alcune decisioni calate dall'alto che di fatto hanno spezzato quel legame di fiducia che ci legava ad un sogno oramai trasformatosi in altro. Il MoVimento ha rappresentato un sogno meraviglioso, noi siamo orgogliosi di credere in tutto questo; mentre l'istituzione in cui si è trasformato è a nostro avviso incapace di sopravvivere alla disorganizzazione imperante al suo interno. Le idee del MoVimento continueranno a vivere con noi nel Gruppo Misto, resta inteso che rimarremo fedeli alle promesse elettorali, votando in linea con il programma che abbiamo condiviso”.
Fonte: rete